Secondigliano, spaccio alle “Case Celesti”: blitz dei carabinieri

CARABINIERI-ISCHIAStoccata dello Stato nei confronti del clan di camorra di Napoli della “Vanella Grassi”: agli arresti per detenzione e spaccio di stupefacenti G. B., 24enne già noto alle forze dell’ordine. Teatro del commercio illecito uno scantinato di un fabbricato sito all’interno delle cosiddette “Case Celesti” nella zona di “Secondigliano” dove G. B. è stato colto in flagranza di reato mentre cedeva dosi di eroina e crack ad alcuni giovani.

L’arresto effettuato dai carabinieri si colloca perfettamente nell’ottica di massima prevenzione voluta dagli inquirenti per scongiurare la ripresa delle ostilità a Secondigliano (e non solo) tra i “girati” e il clan dei “Di Lauro” che rispettivamente vantano ancora in stato di latitanza i boss Umberto Accurso e Marco Di Lauro.

Personaggi di grosso spessore criminale con un patrimonio economico rilevante frutto prevalentemente del traffico di droga e delle molteplici attività imprenditoriali di copertura inserite nello stesso “sistema”. A impensierire particolarmente gli investigatori la santa barbara di cui disporrebbero i clan: enormi quantità di armi anche da guerra frutto di anni e anni di traffici con l’Est europeo e i balcani. L’inaudita violenza dell’ultima faida tra gli scissionisti e i Di Lauro ancora echeggia su un territorio che necessiterebbe di ben altri interventi da parte delle istituzioni.

Militarizzando la zona (inutilmente) e impiegando un numero sempre maggiori di operatori dell’ordine non si può sperare di contrastare alla radice lo strapotere di un anti stato che compra la disperazione della povera gente a suon di biglietti da cento euro. Ragazzini, spesso più che bambini, vengono reclutati dai talent scout della camorra: ripuliti, ben vestiti e dotati di scooter o moto i giovanissimi credono di essere improvvisamente arrivati al benessere tanto sognato. Sogno che termina presto e si tramuta in un incubo non appena agli stessi giovani viene posta in mano una pistola e impartito l’ordine di uccidere qualcuno.

In caso di rifiuto pena la morte. Se l’inferno è l’impossibilità della ragione in molte zone di Napoli la dannazione eterna è di casa. Non ci stancheremo mai di ribadire come senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione sociale sia impossibile combattere il mostro camorra che proprio nella disorganizzazione e nel lassismo delle istituzioni trova linfa vitale.

In sintesi perifrasando una melodia del gruppo musicale 99 Posse potremmo dire che mentre i politici filosofeggiano badando essenzialmente ai propri interessi a Napoli “giovani, che a scuola non hanno mai avuto la possibilità di andare e con il carcere di Poggioreale tristemente nel proprio futuro, continuano a morire ammazzati per strada…”.

Alfonso Maria Liguori

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