Durante la fase di verifica della documentazione del veicolo e del conducente, è stato accertato che nell’apparecchiatura cronotachigrafo posta all’interno del mezzo (dispositivo elettronico che registra la velocità, i tempi di guida e di riposo degli autisti) era registrata una persona diversa dal conducente controllato. Quest’ultimo, resosi conto delle pesanti conseguenze cui sarebbe andato incontro per le violazioni commesse, ha offerto agli Agenti una banconota da 50,00 euro.
I poliziotti hanno quindi provveduto a sequestrare la banconota e a notiziare dell’accaduto l’Autorità Giudiziaria competente che ha subito disposto la denuncia in stato di libertà dell’autista per il reato di tentata corruzione.
Con tale gesto lo straniero sperava di evitare una onerosa sanzione amministrativa che avrebbe comportato il pagamento immediato di una somma di 848,00 euro e la sospensione della patente di guida.
L’inflessibilità e la professionalità degli Agenti di Polizia ha fatto emergere anche in questa occasione il recrudescente fenomeno del mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali, aspetto del trasporto su gomma quotidianamente monitorato dalle pattuglie della Polizia Stradale a tutela della sicurezza della circolazione di tutti gli utenti sulle principali arterie stradali ed autostradali del nostro paese.