Sembrava essere ritornato il sereno nel centrosinistra con la nomina di Pannullo come candidato sindaco di Castellammare alle prossime elezioni amministrative.
Purtroppo, però, all’interno dello schieramento politico c’è ancora chi rema contro la volontà della maggioranza degli iscritti e allo stesso contro la volontà dei vertici regionali.
Quest’ultimi dopo aver “accontentato” gli esponenti locali del Pd con la nomina di Pannullo, stanno prendendo in considerazione le richieste anche di Nicola Cuomo che, già da tempo, ha chiesto l’espulsione dei famosi quattro “traditori”.
Costoro, a questo punto, non potrebbero più candidarsi con la lista del Pd ma la vicenda è ancora più complicata. Infatti, se verrà presa in considerazione l’esclusione dalla lista del centrosinistra dei quattro ex consiglieri, potrebbero pagarne le spese anche tutti gli altri.
In poche parole, se Esposito, Iovino, Ostrifate e Russo non potranno candidarsi, è subito pronta l’offensiva: non potrà farlo nessun altro che ha già avuto a che fare con la gestione politica della città.
Tutti o nessuno. Andrebbero a perdere il posto nella lista non soltanto coloro che hanno sfiduciato Cuomo ma anche tutti gli altri che invece lo avevano appoggiato portando alla formazione di “liste vergini”.
Ad ora, non si comprende il ruolo dell’ex sindaco di Castellammare. Tutti si aspettavano da lui la creazione di una lista totalmente indipendente come fece a suo tempo Bobbio dopo essere stato sfiduciato. Però, Cuomo, non vuole perdere il suo peso politico nel partito e la situazione ora è più caotica che mai.
Si risolve un problema, ne fuori esce un altro. Il Pd è ormai allo sbando e il tutto a due giorni dalla presentazione delle liste. La città ha bisogno di maggiori sicurezze.
Gennaro Esposito