Dopo la pulizia delle spiagge, due weekend dedicati ai fondali. Al via il prossimo 7 e 14 Maggio gli appuntamenti per rimuovere i rifiuti dal mare di Marina Grande a Sorrento.
L’iniziativa nasce da una stretta sinergia tra l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Sorrento, l’Area Marina Protetta Punta Campanella, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza- nucleo sommozzatori e stazione navale di Napoli- e la società Penisolaverde.
All’evento partecipera’ anche una delegazione regionale dell’Associazione Marevivo. Il primo appuntamento e’ previsto per sabato prossimo, 7 Maggio, quando a partire dalle 9,30 a Marina Grande sia i rappresentanti delle istituzioni che i volontari effettueranno un’ azione di monitoraggio e pulizia dei fondali, con il supporto dallo spazzamare in dotazione al Parco Marino . A distanza di una settimana, il 14 Maggio, l’iniziativa sarà replicata in modo da realizzare al meglio l’ azione di controllo e di bonifica delle aree interessate.
“Proseguiamo con sempre piu’ convinzione in attivita’ di tutela e recupero del nostro straordinario patrimonio ambientale- dichiara il Presidente del Parco Marino di Punta Campanella, Michele Giustiniani- Fondamentale la sinergia tra diversi enti e con le Forze dell’Ordine per una maggiore efficacia della nostra attività”.
“Già lo scorso anno nel mese di Settembre – dichiara il Consigliere Comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco – abbiamo realizzato un progetto pilota volto alla pulizia dei fondali nel tratto compreso al di fuori delle scogliere degli stabilimenti a Marina Piccola”.
“Ora con questo nuovo progetto, dove al centro ci sono le istituzioni, tra cui la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza- che svolgeranno un ruolo nevralgico in questa iniziativa anche grazie alla preziosa ed indispensabile collaborazione dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella- vogliamo dare forza e slancio a questa serie di iniziative anche per il futuro in modo che sia tenuta sempre alta l’attenzione sulla risorsa mare attraverso azioni incisive atte a indebolire la volontà di singoli a realizzare reati ambientali a totale danno della comunità”.
Ornella Scannapieco