In attesa della definizione della nuova destinazione delle Fonderie, sarebbe necessario obbligare la proprietà a rispettare sin da oggi le norme già vigenti in materia ambientale per limitare da subito quelli che l’Arpac ha definito nella propria relazione situazioni “di immediato pericolo e danno per l’ambiente e la salute pubblica”. A tal scopo prima ancora di decidere qualsiasi tipo di delocalizzazione ai confini del nostro territorio o addirittura all’interno del nostro Comune, come da qualche giorno il Sindaco Ernesto Sica sembra valutare, auspichiamo un tavolo provinciale e intercomunale per affrontare tale emergenza.
Ben sappiamo che spesso non è il livello qualitativo degli impianti a costituire il problema reale bensì l’utilizzo che se ne fa. Ricordiamo infatti l’attività non sempre trasparente del cementificio, già esistente alle porte della città picentina, per il quale il Circolo chiede da tempo maggior controllo per evitare abusi e attività dannose per la salute pubblica.
“Proprio in questi giorni il Comitato Salute e Vita di Salerno ha consegnato in Procura i dati relativi alle malattie e i decessi che potrebbero essere collegati all’attività delle Fonderie – ha dichiarato la Presidente Carla del Mese – numeri che spaventano se tale correlazione dovesse essere dimostrata e che obbligano maggiormente il governo cittadino ad una valutazione seria e attenta della situazione oltre che ad una posizione forte e chiara che non lasci spazio ad inutili provocazioni”