I figli di Napoli vittima di un mostro senza tempo chiamato camorra

pistola-e-bambini gomorra, camorra, giovani, camorristiL’effetto delle ultime fiction di camorra non avrebbe lasciato indifferenti i giovani ras partenopei. L’inquietante dato emergerebbe da alcune foto e dalla lettura di proclami pubblicati sui social network (in modo particolare facebook) che inneggerebbero all’ascesa dei nuovi capi nell’universo criminale napoletano.

La camorra cambia vertici e lo fa sull’onda violenta di baby gang tanto agguerrite da scatenare lo scompiglio tra le fila di clan storicamente attivi in città. Ecco allora in che ottica si inquadrerebbero gli agguati nella zona flegrea e nel centro storico. Poco più che adolescenti mostrerebbero i “muscoli” mediaticamente ottenendo grande consensi tra coetanei spesso provenienti da famiglie cosiddette per bene. Insospettabili killer al servizio di una logica criminale e arrivista che non bada allo spessore malavitoso del rivale da colpire ma che vorrebbe tutto e subito, senza seguire alcuna regola o rispettare gerarchia di sorta.

Questo il quadro caotico in cui  operano con grande professionalità gli investigatori che tentano di far luce su tradimenti eccellenti e passaggi di campo repentini in una guerra  di camorra che non consoce confini di quartiere. Studenti pusher, pronti a premere il grilletto mietendo vittime al comando di camorristi quasi coetanei abbagliati dal miraggio di concretizzare in tempi rapidi il mito della celebre opera cinematografica “Scarface”.

Purtroppo però a queste giovani esistenze è sfuggita la drammaticità e il messaggio anti violenza insito in un film di cui si dovrebbe proiettare il finale nelle scuole, nelle associazioni e nei punti di ritrovo più gettonati dai giovani in modo da evidenziare il tragico epilogo di chi sceglie di vivere nella più bieca illegalità. Persino le mamme dei presunti nuovi boss sono terrorizzate dal comportamento dei figli e si lasciano andare a commenti su facebook o telefonici (intercettati nelle indagini) in tal senso.

Forse la società ha prodotto danni irreversibili attraverso un uso sconsiderato dei media ai tanti, troppi giovani difficili (e non solo) che si affacciano inesperti alla vita scontrandosi con un muro di inefficienze e lacune da parte delle istituzioni. Ed ecco che come un avvoltoio la camorra è li pronta a rubare vite umane pagandole spesso poche centinaia di euro e sostituendosi in modo criminale all’autorità dello Stato.

Occupazione, adeguata scolarizzazione e sana aggregazione subito per i figli di Napoli o non rimarrà che contare le vittime per strada, sempre più spesso poco più che adolescenti, di un mostro senza tempo chiamato camorra.

Alfonso Maria Liguori

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