Oltre novemila i visitatori nel corso della due giorni dedicata alla scienza, alla tutela ambientale, alla sana alimentazione e alla salvaguardia delle biodiversità. Numerose le attività che hanno animato gli oltre sessanta stand, suddivisi per aree tematiche dedicate al mare, all’educazione ambientale, ai percorsi ludico-didattici, alle attività di prevenzione, all’innovazione e alle tecnologie, a ricerca e sviluppo, al benessere animale e alle adozioni e alle attività equestri. Oltre cinquanta le scuole coinvolte nell’iniziativa.
“In questa decima edizione abbiamo registrato oltre novemila presenze tra ieri, giornata dedicata prevalentemente alle scuole, e oggi”, ha dichiarato Antonio Limone, commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. “Questo dato dimostra che la gente è sempre più consapevole dell’importanza della scienza e della salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità. Iniziative come queste sono fondamentali per proseguire nell’opera di sensibilizzazione, soprattutto delle nuove generazioni. Questa è l’unica strada da percorrere per combattere le terre dei fuochi”.
“Grazie a questa iniziativa, un numero importante di giovani e studenti in particolare – continua – si è avvicinato alle tematiche proposte in questi due giorni, con curiosità e interesse, grazie anche alla nostra offerta di contenuti e attività. Dalle filiere del mare all’ambiente, fino alla biodiversità e a consigli utili su come conservare il cibo. Non meno interesse hanno suscitato i nostri progetti di ricerca, come ad esempio quello sull’utilizzo dei fagi in alternativa agli antibiotici”.
“In questo progetto – aggiunge Limone – abbiamo fatto squadra. I rappresentanti di Regione Campania, organizzazioni professionali agricole, associazioni, Enti di ricerca, università, fino al mondo dell’enogastronomia e degli chef sono venuti a portare la propria testimonianza a Fattorie Didattiche Aperte e così facendo hanno contributo al successo della manifestazione. Questo ci dimostra che è importante che gli Enti, in particolare quelli che fanno ricerca, aprano le porte al pubblico per mostrare e spiegare i risultati del loro lavoro”.
Grazie alla sinergia con il Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli, in questa edizione è stato aperto per la prima volta il cancello che collega la struttura accademica con l’Istituto Zooprofilattico: una connessione non solo fisica ma anche strategica, destinata a consolidarsi ulteriormente, attraverso l’avvio di progetti comuni.
“Questa edizione è stata fortemente connotata dall’apertura del cancello che separava l’Istituto Zooprofilattico dal Dipartimento di Agraria. Un’apertura che non è solo simbolica: con la Federico II abbiamo avviato una partnership che rappresenta un modello virtuoso, perché ci consentirà di contenere le risorse e concentrarci sui progetti più strategici, potendo contare sui livelli di assoluta eccellenza di due strutture prestigiose come il Dipartimento di Agraria e l’Istituto Zooprofilattico di Portici”, conclude Limone.
“Continueremo su questa strada: l’edizione 2016 di Fattorie Didattiche Aperte è stata un grande successo in termini di partecipazione, senza trascurare l’elemento culturale e di conoscenza del territorio, al quale il Dipartimento di Agraria ha contribuito aprendo gli spazi della Reggia borbonica. L’apertura dei nostri giardini verso l’Istituto Zooprofilattico è un segnale che abbiamo intrapreso un giusto percorso di collaborazione tra enti e centri di ricerca attorno a importanti progetti comuni”. Ha aggiunto Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria della “Federico II”.