“Il progetto è partito dai giovani, i ragazzi delle scuole primarie, ed è stato pensato per loro ad un percorso, e organizzato una serie di azioni educative con obiettivo la prevenzione del tifo violento”.
Il motto è “tra il dire e il fare… c’è di mezzo il nostro CERVELLO!”.
Ma il cuore di IO Tifo Positivo, non lo dobbiamo né vogliamo dimenticare, è costituito da tutti i bambini e i ragazzi coinvolti. Loro sono i veri protagonisti del percorso. I ragazzi hanno tanto da dire: hanno sogni, pensieri interessanti, voglia di emozioni, richieste e proposte creative. Ci stanno lanciando dei messaggi positivi. Tocca a noi ora ascoltarli, sognare con loro e seguire la lezione di vita che attraverso queste meravigliose storie di sport ci stanno regalando.
Anche noi siamo sognatori e questa è la strada che abbiamo scelto di percorrere insieme a loro.
Pensiamo che progetti efficaci di continuità educativa debbano partire proprio dai bambini.
“Se questo progetto è stato realizzato lo devo al prezioso contributo di Emilia De Vivo, Carmela Brancato e Catello Alfano nella fase di stesura e realizzazione. Un ringraziamento particolare all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Dott.ssa Caterina Barba perché si è sempre tenuta aggiornata sugli sviluppi e per essere stata presente in qualità oltre che di Assessore, di madrina della manifestazione. Un altro ringraziamento ai Direttori Didattici che hanno accettato con entusiasmo il progetto e alle maestre che con lo stesso entusiasmo hanno collaborato. Infine mi preme ringraziare la Polisportiva United che ha fornito gratuitamente la struttura di Via Cristoforo Colombo. Ai fratelli Criscuolo titolari dell’impianto va la mia gratitudine”.