Agnano via Scarfoglio, prima traversa a destra : cimitero di carcasse di veicoli rubati, armi e materiali edili compromettenti. Lo avevamo denunciato mesi , sottolineiamo mesi, addietro dalle pagine del giornale e ad oggi nulla è cambiato in quello che sembra essere palesemente il cimitero della camorra indigena.
Una sola cosa è mutata : oggi alcuni loschi personaggi, ignoti al narrante, hanno intimato allo stesso di non riprendere i luoghi e di “farsi i fatti propri”… Tali miserabili intimidazioni non hanno sortito l’effetto desiderato nei confronti di chi da decenni con onestà riporta fedelmente “fatti” forte di un’onestà che non conosce confini geografici o limiti di sorta.
Il tutto grazie, è doveroso sottolinearlo, alla politica redazionale del direttore Gennaro Cirillo , del fondatore del giornale sign. Pasquale e dei tanti addetti ai lavori che a diverso titolo collaborano alla messa in essere di un corretto organo di informazione.
Ed ecco che sottolineiamo come in questo stoccaggio di rifiuti della camorra potrebbero esser ritrovati materiali usati dai killer negli ultimi agguati malavitosi compiuti a Napoli ( armi, indumenti usati nel corso di agguati , etc.).
Ci chiediamo come mai ad oggi nessuno, forze dell’ordine e istituzioni comprese, abbia notato una discarica abusiva a pochi metri dalla centralissima via Scarfoglio e perché restino inevase le richieste d’intervento mosse a mezzo stampa dal nostro giornale. Francamente un simile scenario è troppo miserabile per essere passivamente contemplato : agli occhi ormai esasperati dei residenti la sicurezza pubblica è messa seriamente a repentaglio dal lassismo e dall’assenza degli organi competenti.
Intanto i politici impegnati nell’ormai prossima tornata elettorale parlano di programmi e rinnovamento di una comunità che nelle finalità fatica persino a riconoscersi. Potenziare infatti il bacino di voto di questo o quel politico non equivale a far fronte alle sacro sante rivendicazioni degli onesti partenopei, con particolare riferimento alle fasce più disagiate della comunità che faticano onestamente a mettere insieme pranzo e cena. In sintesi : noi del Gazzettino Vesuviano non ci voltiamo dall’altra parte …..ma con coraggio e abnegazione tentiamo di offrire il nostro umile contributo alla causa.
Alfonso Maria Liguori