Quattro momenti della storia cittadina immortalati nelle tele di Ciro Adrian Ciavolino. “1450 – Lucrezia d’Alagno ed Alfondo d’Aragona”, “1699 – La nuova città, il riscatto baronale”, “Il Beato Vincenzo Romano, eruzione del 1794”, “Il ritorno delle coralline”: sono i titoli delle opere da oggi posizionate all’ingresso principale di palazzo Baronale.
Una donazione fatta all’ente dal maestro Ciavolino naturale compimento di un programma, portato avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello sulla scorta di una delibera approvata dalla precedente giunta nel 2013, che si è concretizzato prima con un’apprezzata personale di Ciro Adrian Ciavolino tenutasi nei locali dell’ex Palestra Gil, e poi proprio nella sistemazione delle quattro opere nei quattro angoli dell’ingresso di palazzo Baronale.
“Inizialmente – fa sapere Ciavolino – si era pensato di donare le venti opere dedicate a lady Emma Hamilton, quindi le tredici della permanenza torrese di Giacomo Leopardi, poi finite a Villa delle Ginestre. Alla fine invece, di concerto con l’amministrazione, abbiamo deciso di optare per quattro tele che raffigurano altrettanti momenti di storia cittadina”.
Soddisfazione viene espressa dall’assessore alla Cultura, Ferdinando Guarino: “Abbiamo – afferma l’esponente dell’esecutivo cittadino – ulteriormente impreziosito l’ingresso principale di palazzo Baronale, ospitando queste importanti opere del maestro Ciavolino, che nei suoi tratti ha molto spesso posto l’accento sugli spaccati della tradizione e della vita cittadina. Opere che però non devono restare un prezioso contributo per pochi eletti.
Per questo motivo le tele, come del resto l’intero immobile che ospita la casa comunale, sono a disposizione per visite di gruppo e di scolaresche interessati ad approfondire gli aspetti legati alla nostra storia”.
L’assessore Guarino, come detto, porta a termine un lavoro promosso dall’atto del suo insediamento dall’amministrazione comunale, che ha visto anche una personale di Ciro Adrian Ciavolino tenutasi dal 30 novembre al 21 dicembre 2014 nei locali dell’ex Palestra Gil grazie all’interessamento dell’allora assessore alla Cultura, Alessandra Tabernacolo: “Avere deciso di collocare queste opere nella casa comunale – scrivevano nel catalogo dell’esposizione il sindaco Ciro Borriello e l’allora assessore alla Cultura Tabernacolo – è segno di una scelta ponderata e senza ripensamenti, che apre le porte dell’immortalità a un artista che è già senza tempo, capace come è di spaziare nella storia restando sempre a contatto con la realtà”.