Napoli, la camorra cambia i piani: si attaccheranno donne e bambini rivali

agguatoCambia la strategia offensiva della camorra a Napoli: secondo alcune indiscrezioni trapelate da interrogatori di pentiti eccellenti nel mirino potrebbero finire anche donne e bambini appartenenti a boss rivali.

Il dato allarmante emergerebbe dagli ultimi agguati malavitosi che hanno visto come vittime anche esponenti del gentil sesso in alcuni casi non coinvolte in affari criminali. E’ questo il caso della 36enne Elena Berlingieri colpita per errore dai sicari mentre si esibiva come ragazza immagine presso un bar di Giugliano.

Gli investigatori seguirebbero la pista dell’atto intimidatorio messo a segno nei confronti dell’attività commerciale e starebbero visionando con attenzione i filmati dei servizi di videosorveglianza presenti nella zona.

Adolescenti appartenenti a batterie di fuoco dei clan più forti di Napoli, giovanissimi affiliati come spie da infiltrare in gruppi criminali avversi per individuare la vulnerabilità del nemico e colpirlo con più precisione , anziani insospettabili “assunti” dal sistema come corrieri di droga o addirittura pusher.

Ormai le regole in casa camorra sono saltate tutte e con esse quel minimo di buon senso che forse i guappi di una volta tentavano di mantenere. Baby ras, spesso cocainomani consumati, seminano il terrore in una città dove ci si preoccupa delle prossime amministrative locali, si inneggia alla locale squadra di calcio mentre c’è chi rischia la vita solo per essersi trovato,magari lavorando, al momento sbagliato nel posto sbagliato.

Si salvi chi può: questa la filosofia perdente e vergognosa di tanti, troppi napoletani che chinano il capo rassegnati davanti allo strapotere della camorra, all’assenza delle istituzioni e alla mancanza di adeguata scolarizzazione.

Senza istruzione l’individuo non è libero di scegliere ne di cercare occupazione con qualche minima speranza di trovarla. Nel fango del falso buonismo il malaffare si ingrassa : per pochi euro si compra la vita della povera gente mentre i potenti se la ridono sbeffeggiando le ambasce di chi fatica onestamente a mettere insieme pranzo e cena.

Una realtà talmente miserabile da rasentare l’osceno e offendere la dignità di un popolo che vanta natali celeberrimi sotto il profilo sia storico che culturale. E qui fu Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.