Scampia, colpita una donna in un bar: probabile ipotesi di vendetta trasversale

scampia spaccioAncora una volta anticipando i tempi avevamo purtroppo visto giusto: la camorra ha colpito una donna e nella fattispecie la titolare di un bar di Scampia. Semplice la dinamica: due uomini sarebbero giunti nei pressi dell’attività commerciale a bordo di uno scooter e una volta entrati nel locale avrebbero sequestrato e chiuso nel bagno la vittima.

Il tempo di cospargere benzina ovunque per poi , dopo aver fatto uscire la donna, dare fuoco all’attività commerciale completamente distrutta. Secondo gli inquirenti il raid sarebbe una vendetta trasversale contro il clan dei Leonardi mentre, al contrario,  i familiari della donna fanno sapere di non avere nulla a che fare con la malavita essendo onesti lavoratori.

Ormai è palese che in città le regole all’interno del sistema camorristico sono saltate : colpire chiunque e ovunque al solo scopo di incutere terrore nei clan rivali e assicurarsi il controllo degli affari illeciti sul territorio. Baby ras ordinano “stese” ( passaggio di uomini armati a bordo di moto in pieno giorno) e atti intimidatori ai danni di attività imprenditoriali legate a clan avversi per affermare la propria capacità bellica e indurre i nemici alla resa o alla sub affiliazione.

Questo il dato nuovo : i giovani boss proporrebbero alle vecchie famiglie della  camorra ormai in disgrazia di unirsi a loro per creare un unico grande impero criminale capace di governare, sotto il profilo mafioso, Napoli e  provincia. Intanto gli onesti partenopei vivono nell’incubo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Ornamentali le unità dell’esercito a presidio (apparente) dei punti  caldi di Napoli : senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione sociale non è possibile combattere  concretamente la camorra ed è questo un punto che ribadiremo sempre  con la determinazione di chi certe realtà  le vive ( e spesso subisce) in prima persona.

Adolescenti assoldati dal malaffare quali spie da infiltrare in clan rivali per poter evidenziare le vulnerabilità dei nemici , pensionati trasformati in corrieri o pusher da chi compra la vita delle persone in difficoltà esistenziali per poche centinaia di euro.

Debole la risposta dello Stato allo strapotere dei camorristi che in certe realtà trasformate ad arte negli anni in ghetti la moto o l’auto rubate te le ritrovano, ti presta soldi se non hai credenziali sufficienti per rivolgerti alle banche e paradossalmente ti occupa anche nella “legalità” sempre previo compenso economico. E qui fu Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.