“Ho chiesto incontri sul tema sicurezza da cinque anni – ha commentato amareggiato il presidente della municipalità Giuliana Di Sarno – ma ad oggi il sindaco ha ignorato la mia richiesta d’aiuto. Nel quartiere regna ormai il terrore : si vive ostaggi di una violenza tanto efferata da non risparmiare nemmeno i bambini. La Sanità ha immediato bisogno di progetti concreti sul fronte sicurezza perché è inammissibile che i residenti debbano aver paura persino di mandare i figli a scuola. Si decida una buona volta il governo locale ad intervenire : lo faccia con la massima professionalità e in tempi utili per ridare serenità ad onesti contribuenti per troppo tempo abbandonati a se stessi dalle istituzioni”.
Ormai la camorra non segue più alcun codice d’onore : si colpiscono donne e bambini senza pietà pur di arrecare un danno ai clan avversi. Baby ras seminano terrore in città sfrecciando a bordo di scooter o moto potenti armati fino ai denti e pronti a tutto pur di accaparrarsi il controllo degli affari illeciti sul territorio. La solita vecchia , amara , cinica storia : tutto ciò penalizza solo ad una parte dei napoletani e non lede i potenti, massoni, cattivi politici e imprenditori collusi che si guardano lo spettacolo arroccati in fortini inespugnabili. Perché sia chiaro : a Napoli se tocchi il potente incappi in una risposta dello Stato ben più incisiva di quella magari riservata ad una vittima ordinaria.
Questo è un fatto, non c’è discussione che tenga. Un mare di guano affoga la comunità partenopea e francamente non sembrano esserci i presupposti ne la volontà politica per portare a riva un territorio prossimo al completo annegamento. Occupazione inesistente, mancanza di adeguata scolarizzazione, assenza di sana aggregazione sociale : queste le metastasi si un cancro sociale che sta divorando la città. Della serie : di questo passo a Napoli resteranno solo pensionati e camorristi.
Alfonso Maria Liguori