Ercolano, donazione degli organi sulla carta di identità

carta identità organi Ercolano“La carta d’identità utilizzata quale mezzo indicativo della volontà  di donare organi”: questo il traguardo raggiunto ad Ercolano dal vice sindaco Luigi Fiengo e condiviso dal sindaco Ciro Buonajuto.

“Una tappa importante – ha precisato Fiengo – in un iter rinnovativo che deve da un lato tutelare le sacro sante rivendicazioni  dei residenti e dall’altro  promuovere un’intesa nuova tra cittadini e governo locale.  A diverso titolo siamo oggi chiamati a concretizzare la positività di una comunità che per decenni ha subito la più bieca prevaricazione violenta.  Non è più tempo di polemizzare in modo sterile né di farsi influenzare da beghe personali che poco o nulla hanno a che fare con il benessere di Ercolano. Nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche siamo investiti dalla responsabilità di riscoprire le potenzialità dei luoghi infondendo speranza in chi da sempre ha creduto e investito nel proprio territorio.

Con Ercolano e tra la gente di Ercolano, per un Ercolano che guarda al futuro: solo così sarà possibile costruire una comunità in cui occupazione, sana aggregazione e scolarizzazione adeguata non siano più principi arcani discordanti dalla realtà”.

Sono tanti gli onesti contribuenti ercolanesi che credono nel messaggio costruttivo del vice sindaco Fiengo che incarna adeguatamente le idee del premier Buonajuto. Il primo cittadino ha rimarcato potenzialità enormi nella gestione di una realtà sociale che necessita fortemente di un riferimento istituzionale concreto. Si sa come il bicchiere si possa vedere mezzo pieno o mezzo vuoto: tale valutazione spetta al popolo di Ercolano, a chi per decenni ha sperato in un’inversione positiva di rotta senza poi trarne alcun riscontro oggettivo. Sarà vera gloria? Grazie all’iniziativa del vice sindaco Fiengo  oggi Ercolano potrebbe apparire  più unita  in un processo di modernizzazione che lascia inalterate le testimonianze positive di un tempo che fu e che forse può insegnare tanto a tanti di noi.

 

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.