Napoli, Tagenziale: realtà positiva in una città complicata

resized_DoganellaSpesso, soprattutto in periodo elettorale, si torna a discutere sull’opportunità di far pagare il pedaggio in Tangenziale e sulla legittimità di determinate procedure.

Stranamente però certe osservazioni omettono particolari rilevanti sotto il profilo sia logistico che sociale: lo stato di conservazione delle arterie che compongono la Tangenziale e la manutenzione costante dell’intera tratta offrono sicurezza agli automobilisti che vengono di fatto monitorati h24 e 365 giorni all’anno.

Grazie alle unità della viabilità, al personale esattoriale, alla manutenzione, alla gestione, al centro operativo e alla direzione di questo colosso aziendale, all’utenza viene offerto un servizio professionale e costante a tutta garanzia della tranquillità di chi percorre la tratta in oggetto.

Senza contare poi l’aspetto occupazionale: un esercito di persone, direttamente legate alla Tangenziale o a ditte legate alla società, vive di questo pane e considerando il momento di forte recessione in atto nel Paese Italia il dato appare tutt’altro che secondario.

Chi critica tanto, chi solo in certi momenti storici si ricorda della questione pedaggio in Tangenziale, dovrebbe poi creare occupazione e garantire una manutenzione certosina di quella che si trasformerebbe in breve in giungla d’asfalto. Non occorre andare molto lontano per costatare la fatiscenza di bretelle urbane o super strade ridotte a cola brodo e prive delle più elementari norme di sicurezza.

Un plauso è rivolto dalla comunità partenopea alle professionali unità delle polizia stradale che pattugliano ininterrottamente la Tangenziale: da sottolineare le campagne di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza messe in essere dalle uniformi statali e la particolare attenzione rivolta soprattutto nella movida del weekend ai cosiddetti snodi caldi del percorso.

Un bicchiere da vedere sicuramente mezzo pieno: francamente la retorica domenicale o i proclami elettorali non convincono più nessuno. Al contrario l’onesto contribuente cerca risposte concrete a tematiche importanti come la sicurezza e la sana occupazione. Illazioni e sterili polemiche come sempre saranno poi spazzate via dal vento del dopo elezioni che ci auguriamo questa volta possano veramente incidere positivamente sulla qualità d’esistenza dei napoletani.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.