Per troppo tempo nella città oplontina non c’è stata la consapevolezza di quanto fosse importante il bene marittimo e per vari motivi è stato totalmente trascurato riuscendo a raggiungere la balneabilità solamente nell’ultimo periodo.
Le colpe commesse sono state di molti: anche il Pd, come detto dai referenti locali, ha sbagliato a non mettere in prima posizione questa risorsa importantissima per il palcoscenico di Torre Annunziata che andrebbe nettamente a migliorare le risorse turistiche.
Partendo da Napoli e attraversando tutta la costa fino a Castellammare, il mare non può essere paragonato sicuramente a quello di Sorrento che è molto più pulito (anche se gli ultimi dati Arpac dicono il contrario) a causa della mancanza di industrie. Ma non deve essere una giustificazione: bisogna intervenire e pulire il più possibile il territorio puntando anche sull’importanza archeologica che questi luoghi hanno.
Il rilancio del territorio, in sinergia con la città di Pompei e quelle dell’area stabiese, deve passare non soltanto dal mondo culturale (che comunque non deve essere trascurato) ma anche dal mondo marittimo. Le altre città, italiane e non, basano tutto il loro turismo solamente sul mare e allora perché Torre Annunziata e le altre città del vesuviano che hanno maggiore importanza e storia devono stare a guardare?
Il Pd locale non ci sta e infatti si guarda avanti cercando di poter tornare a far splendere Torre anche da questo punto di vista. A tal proposito sono stati portati avanti i lavori di riqualificazione integrato del porto (e connesso con il trasporto su gomma e su ferro) al traffico merci e passeggeri, dal turismo alla balneazione (con un uso coerente dell’area ex Damiano e dei portici della rete ferroviaria), dalla pesca alla nautica, dalla ricettività alla gastronomia, dalla manutenzione alla produzione di imbarcazioni da diporto.
Fondamentale è anche portare a termine il disinquinamento del golfo e la sistemazione idraulica del fiume Sarno. Analoga importanza ha la scelta di riqualificazione del “waterfront” che può contribuire a rilanciare lo sviluppo economico della città.
Gennaro Esposito