«Il turismo sarà uno dei perni della economia cittadina – aggiunge –. Un turismo di qualità aperto ai flussi nazionali e internazionali che possiamo intercettare mettendo a sistema le opportunità e le risorse donateci da madre Natura: le bellezze naturalistiche e paesaggistiche e quelle della nostra tradizione gastronomica».
«La Valle dei Mulini, in questa visione, ha un ruolo strategico: appena sarà restaurata, diventerà una delle attrazioni più importanti del comprensorio. Sarà la nostra #MacchinaDelTempo grazie alla quale faremo rivivere ai visitatori la Gragnano del Tredicesimo Secolo – prosegue Cimmino –. La manutenzione e l’accoglienza nel sito potrebbero essere affidate, tramite bando pubblico, a una #cooperativa di servizi composta da giovani».
«Ma la vera forza del nostro “brand” è il #food – sottolinea il candidato sindaco – che non è solo la consumazione in loco dei prodotti tipici ma è anche #internazionalizzazione delle nostre #EccellenzeAlimentari. La mia Amministrazione promuoverà la costituzione di un #Albo di esperti per la vendita nel resto d’Italia o all’estero delle tipicità di Gragnano. E non mi riferisco solo alla pasta, alla pizza o al panuozzo ma pure al vino, ai prodotti caseari, all’olio».
«È inconcepibile che, pur potendo utilizzare il marchio dell’olio dop della Penisola Sorrentina, la nostra città non possieda un frantoio funzionante che preservi e continui la tradizione – ammonisce Cimmino –. Dobbiamo offrire la possibilità agli imprenditori di scegliere Gragnano per i loro #investimenti, aprendo #NuoveFabbriche o ampliando quelle esistenti. E questo, grazie al Piano urbanistico comunale adottato dalla mia precedente Amministrazione, è possibile perché c’è finalmente, dopo trent’anni, uno strumento urbanistico che mette #ordine e stabilisce #RegoleCerte a tutela di tutti».
«Queste sono le cose che voglio fare per la mia, per la nostra Gragnano. Il fango nel ventilatore lo lascio agli altri, a quelli che sui social network si sono inventati una inesistente inchiesta per falso a mio carico che risalirebbe addirittura al 2014. Ho già firmato una querela per diffamazione nei confronti del titolare del blog che, per primo, ha deciso di inaugurare la nuova stagione di “calunniopoli” spalleggiato da chi non ha argomenti da proporre, ma solo gratuite volgarità. Il 9 maggio scorso, la Procura di Torre Annunziata mi ha rilasciato un certificato ex art. 335 da cui si evince, senza tema di smentite, che non esistono indagini a mio carico. Andiamo avanti, #IlFangoNonCiTocca».