Questa sera, infatti, era presente in città il ministro della Giustizia Andrea Orlando, amico di vecchia data del candidato sindaco stabiese, che è arrivato a Castellammare per appoggiare la candidatura di Pannullo e, allo stesso tempo, per affrontare le questioni relative alla legalità e alla lotta alla camorra.
Ad aprire il dibattito è stato Nicola Corrado, esponente ormai storico del Pd di Castellammare che ha voluto manifestare la sua soddisfazione sul nuovo clima politico che si respira in città: “Sono felice di vedere come il partito stia appoggiando questa candidatura che per noi è importante. Dobbiamo risolvere molti problemi e per farlo abbiamo bisogno della filiera istituzionale più volte citata in questa campagna elettorale: è fondamentale l’aiuto del governo”.
“Ma prima di tutto – continua commosso Corrado – dobbiamo chiedere scusa ai cittadini: bisogna essere sinceri. A loro chiediamo di darci nuovamente fiducia perchè solo così possiamo raggiungere l’obbiettivo che ci siamo prefissati: rilanciare Castellammare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il candidato sindaco Toni Pannullo: “Sto camminando molto per la città perchè sono convinto che è quello che deve fare un sindaco. Sto riscontrando tantissimo sostegno dalle persone e sento che si respira un’aria diversa: la gente vuole ripartire e noi ripartiremo. Noi saremo l’amministrazione del fare perchè di programmi campati in aria non ne vogliamo sentire parlare ed è per questo che sto andando casa per casa, voto per voto”.
Approfittando della presenza del ministro, Pannullo lancia un segnale chiaro alla camorra: “Non ci lasceremo mai intimidire. Lo sottolineo con la penna rossa: non daremo loro possibilità di penetrare nella macchina comunale e di infangare la nostra amministrazione. Intorno faremo terra bruciata perchè la giustizia e la trasparenza sono per noi fondamentali. Non dobbiamo fidarci se la camorra sembra in letargo perchè è proprio in queste circostanze che l’allerta deve essere massima”.
“Ho sentito parlare di rilancio – continua Orlando – ma prima di tutto bisogna vincere delle battaglie importanti e per farlo ci vuole per forza di cosa la coesione delle forze politiche. Ben venga la filiera istituzionale: avere un governo che parli la stessa lingua e che non si faccia la guerra può essere sicuramente un punto a favore per la città di Castellammare”.
“In questo contesto storico – conclude il ministro – è importante puntare sul turismo e non farci trovare impreparati. In altre parti del mondo viaggiare è diventato impossibile e quindi tutti si stanno riversando sul nostro paese: essere pronti è fondamentale”.
A pochi giorni dal voto, la convinzione, all’interno del Pd, di avere a disposizione un’ottima squadra sale sempre di più e di conseguenza la vittoria non sembra poi così lontana. Ma ovviamente bisogna battere altri quattro aspiranti alla poltrona di sindaco di Castellammare: senza ombra di dubbio lo “scontro” sarà molto duro.
Gennaro Esposito