“La marea di comunicati stampa dei tanti che si sono affannati, in queste ore, a lanciare anatemi senza argomentazioni alcuna se non il pregiudizio e l’infatuazione, contro le mie semplici e documentate affermazioni riguardanti l’assegnazione della scorta a talune personalità (per le quali un tribunale della Repubblica aveva dichiarato essere insussistenti le minacce), trova oggi – come contraltare – su prestigiosi quotidiani, le considerazioni serie ed argomentate fatte da alcuni editorialisti e giornalisti, nonché le riflessioni di magistrati notoriamente in campo contro la malavita organizzata. Tanto mi ripaga per l’inusitata violenza dell’aggressione subìta per aver espresso una legittima opinione ed apre, al contempo, oltre i miei meriti, una profonda discussione sugli argomenti che ho sollevato. Un grazie generale di cuore a coloro che mi hanno criticato e un poco di più a quanti mi hanno difeso. Il tutto sperando che tale riflessione abbia aperto una crepa negli stereotipi e nei pregiudizi tanto cari ai miei detrattori”. Così, in una nota, il senatore del gruppo ALA (Alleanza LiberalPopolare-Autonomie) Vincenzo D’Anna.