“Spegnere il pessimismo e accendere la speranza. Non è uno slogan elettorale ma un punto di partenza per la città – afferma Enrico Santaniello candidato nella lista “Stabia Ora -. Ripartire dalle cose semplici per poi poter rendere nuovamente prestigiosa una città che è ormai allo sbando. Assenza di regole e programmazione hanno distrutto un territorio dalle mille potenzialità. Il motivo principale che ha spinto Enrico a scendere in campo. Di professione è dipendente della Città Metropolitana ed è laureato in Architettura. Schematico e sintetico, proprio come un tecnico, parla delle priorità che affronterà da Consigliere Comunale. Sviluppo turistico, economico e tutela delle fasce deboli”.
“Partire dalla regolamentazione – continua Santaniello – per l’occupazione del suolo pubblico. Rivedere il regolamento per dare la possibilità agli esercenti di installare gazebo nella più totale tranquillità. I negozianti non devono essere visti solo come destinatari di sanzioni e divieti ma come perni principali per lo sviluppo cittadino. Sono dei veri e propri eroi che, nonostante le tante difficoltà, investono nel nostro territorio. E’ fondamentale, per la nostra città e per l’economia, tutelare le attività ricettive. Tutta la parte costiera deve essere oggetto di un’ attenta analisi perché è da lì che bisogna ripartire, da lì ripartirà lo sviluppo turistico e conseguenzialmente economico”.
“Contestualmente bisogna anche volgere uno sguardo alle fasce deboli. La famiglia e la persona saranno al centro dell’attenzione delle politiche sociali attraverso progetti a favore dei minori, dei giovani in difficoltà, dei soggetti diversamente abili e delle persone anziane”.
“L’obiettivo sarà l’integrazione di tutti i soggetti, attraverso un vero coinvolgimento delle associazioni di volontariato locali rilanciando quelle politiche rivolte alle fasce deboli. Le famiglie in difficoltà non vanno seguite con forme di assistenzialismo sterile ma con impegni concreti. Pensiamo a centri, con le associazioni preposte, che si propongono di sostenere le famiglie in difficoltà. Nessuna famiglia dovrà essere abbandonata”.