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Napoli, a Bagnoli c’è divieto di balneazione ma…

divietobalneazioneDivieto di balneazione ed elioterapia esposto su via di Pozzuoli , massicce campagne di informazione attraverso i mass media e le associazioni eppure a Bagnoli si continua a fare il bagno e prendere la tintarella come se niente fosse.

Come funghi ecco con l’arrivo dell’estate spuntare dal nulla abusivi noleggiatori di lettini , ombrelloni e sdraio con tanto di somministrazione di bevande alcoliche. Insomma l’apoteosi dell’inciviltà in una zona di Napoli per decenni violentata da politiche industriali scellerate e abbandonata delle istituzioni. Non è un caso che il numero di decessi causati da patologie oncologiche sia esponenzialmente aumentato nella zona per non parlare dello spettro autistico molto presente tra i bambini. Correlazione con l’inquinamento ambientale causato dalla prolungata presenza dell’ex ITALSIDER o strane coincidenze?

A stabilirlo saranno organi competenti e forse la coscienza storica , se mai fosse presente, di chi ai vertici di certe realtà produttive sapeva e ha sempre taciuto. Soffre Bagnoli oppressa da disfunzioni croniche sotto il profilo sia sociale che produttivo: i cittadini sono succubi della camorra nell’accezione più violenta e cinica del termine. Baby boss terrorizzano onesti contribuenti spesso sotto l’effetto di stupefacenti (cocaina) e in barba alle più elementari norme della convivenza civile ( si parla di raid persino fuori alle scuole medie compiuti da ragazzi adolescenti). Per fuggire alla calura estiva e non avendo mezzi sufficienti per recarsi in località idonee alla balneazione la gente preferisce rischiare grosso mettendo a repentaglio al propria salute fisica e affollare litorali più simili a discariche a cielo aperto.

Questa l’amara realtà che avvelena la quotidianità di chi ha creduto nella politica per anni e oggi si trova a fare i conti con un nulla di fatto o peggio con un ambiente devastato sotto il profilo sia logistico che igienico-sanitario. Come recita una melodia dell’artista Federico Salvatore : “Chi urla al di la del muro non fa rumore”.

Napoli è così, divisa tra chi può e chi non può , governata di fatto da chi comanda arroccato in fortini inespugnabili decidendo arbitrariamente chi deve inserirsi lavorativamente ( in qualsiasi settore) vicino casa e chi invece deve cercare a migliaia di chilometri di distanza quel minimo di vivibilità che partenope non gli ha mai concesso. I potenti non conoscono umanità ne meritocrazia: solo appartenenze politiche o camorristiche. Ignorare tale miserabile realtà equivale ad offendere l’intelligenza e la dignità dei tantissimi onesti napoletani mai prostituitisi alle logiche clientelari o mafiose.

Alfonso Maria Liguori

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