Castellammare, scoppia la protesta all’impianto di depurazione

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Scoppia la protesta all’impianto di depurazione Foce del Sano di Castellammare di Stabia.
Gli operai, alcuni di loro saliti in cima ad una delle cisterne per la depurazione nella struttura lamentano mancati pagamenti per il mese di maggio e una situazione insostenibile.

Sul posto sono da subito accorse ambulanze e vigili del fuoco per scongiurare incidenti. In particolare è stato montato un gonfiabile per evitare che i due operai potessero prendere decisioni scellerate.

Nonostante l’invito alla calma e le rassicurazioni, due operai rimasti in cima alla cisterna non vogliono scendere e minacciano di allargare la loro manifestazione fino ad un blocco di via Napoli.

Un’intera mattinata passata sopra al sitos sotto il sole cocente di fine maggio non è sicuramente semplice: al momento dell’arrivo di alcuni candidati sindaci, la loro insofferenza è arrivata al culmine. Speravano che tutto potesse essere risolto in mattinata ma i tempi tecnici per il pagamento degli stipendi sono ancora lunghi (circa dieci giorni).

Sia Cimmino che Pannullo si sono recati sul posto per poter ascoltare le lamentele dei lavoratori e per cercare di migliorare la situazione al momento della loro elezione. Il primo ad arrivare è stato Pannullo il quale si è intrattenuto in un colloquio con alcuni rappresentanti promettendo di occuparsi della faccenda lui stesso e di portarla in Regione. Nel pomeriggio sono attesi risvolti importanti.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gaetano Cimmino che arrivato nel luogo simbolo della protesta ha cercato di confortare gli animi dei presenti e di poter garantire loro un futuro diverso. Purtroppo la situazione va avanti in questo modo da anni e i lavoratori sono stanchi: chiunque sarà il prossimo sindaco deve lavorare fin da subito.

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