Guerra di camorra nel’area flegrea: si temono contrasti interni ai D’Ausilio – Giannelli. Dopo la clamorosa evasione di felice D’Ausilio (nipote del ras Domenico alias Don Mimì) all’interno del gruppo Giannelli operante tra Cavalleggeri e Bagnoli, si registrerebbero cambi di fronte eccellenti.
Come avevamo ampiamente previsto mesi addietro la vecchia camorra non avrebbe alcuna intensione di lasciare campo libero al giovane boss: il ritorno nella zona di un membro della famiglia D’Ausilio potrebbe significare molto per chi magari con eccessiva irruenza era passato con il gruppo Giannelli .
In certi ambienti c’è poco da scherzare: l’inaffidabilità o peggio il tradimento sono puniti con la morte. Addirittura esisterebbero modalità d’eliminazione diverse per i traditori a seconda della gravità del torto subito dal clan: i “giuda” sarebbero uccisi con colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata in pieno volto in modo da sfigurare la vittima.
Un vero e proprio codice comportamentale che farebbe rabbrividire un orco, ma semplice routine per un camorrista. Ora il problema per gli inquirenti resta quello di capire la reale capacità offensiva del ras Alessandro Giannelli (attualmente detenuto) e soprattutto le alleanze che il giovane avrebbe stretto con potenti clan partenopei.
Radio mala parlerebbe di forti legami di Giannelli con la cupola di Secondigliano: se così fosse il gruppo Giannelli disporrebbe dell’appoggio di un vero e proprio esercito malavitoso pronto a colpire ovunque sul territorio e a qualsiasi ora del giorno. Il risultato potrebbe essere drammatico: una carneficina, agguati mortali a catena e ritorsioni violente contro i D’Ausilio messi in essere non solo per il controllo degli affari illeciti nell’area flegrea ma anche per gli appalti del progetto Bagnoli Futura ormai prossimo al varo (si parla di oltre 270 milioni di euro).
I residenti vivono ormai nella rassegnazione di chi è abituato da sempre a vedere morti ammazzati sull’asfalto pregando solo di non trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ornamentali le unità dell’esercito, insufficiente l’aumento del numero di volanti nella zona per combattere seriamente la camorra.
Occupazione, scolarizzazione e sana aggregazione subito o il sistema vincerà sempre e comunque facendo leva sulla miseria e sulla disperazione delle fasce più esposte della comunità. E la Napoli delle convention, dei comizi e degli eventi rotariani? Altra città che dall’alto rimira le ambasce della partenope popolare.
Alfonso Maria Liguori