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Boscotrecase, Carotenuto: “La campagna si chiude con l’autogol della Borrelli”

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Sull’accordo tra Borrelli e Menichini soprattutto dopo quanto dichiarato dai “piazzapuliti” al riguardo della lista di Boscotrecase Libera, lista di facce ben note, contro la quale invocare un netto colpo di “ramazza”, oggi qualcosa sembra non tornare? A tal proposito sono intervenuti il candidato sindaco di Boscotrecase libera, Pietro Carotenuto ed il candidato consigliere Saverio Vitulano.

«Penso innanzitutto che, leggendo un po’ i giornali in questi giorni, Agnese Borrelli ha fortemente criticato me e la lista dicendo che con me sono candidate persone che hanno rappresentato un segno negativo nella storia del paese. Io penso che ad un certo punto della vita bisogna avere l’onestà intellettuale e la dignità di stare in silenzio, nel senso che mi vien facile da pensare “da che pulpito viene la predica!”. Una persona che ha governato per venti anni il paese e questi sono i risultati non può permettersi di dire questo. Chi ha distrutto il paese è stata proprio Agnese Borrelli con la sua gestione. Mi dicono di avere nella lista persone che comunque stavano nella sua amministrazione. Certo, rispondo, sono proprio tutte quelle che hanno provato fino in fondo a cambiare Boscotrecase, proprio quelle che si son dovute scontrare contro un atteggiamento dispotico ed accentratore da parte del sindaco che ha bloccato sul nascere qualsiasi iniziativa. Per fortuna ci sono le carte protocollate da questi consiglieri che hanno cercato in tutti i modi, chi nell’ambito dei servizi sociali, chi nell’ambito dei lavori pubblici e via di seguito, di fare qualcosa di positivo, però si sono trovati a scontrarsi contro un vero e proprio muro. A connotare politicamente questi anni è stato l’assoluto immobilismo. Dire che la dottoressa abbia amministrato male, mi viene effettivamente difficile. Mi è oggettivamente più semplice dire che non ha amministrato. Qualsiasi proposta veniva presa e messa nel cassetto. Inizialmente pensavo che fosse un atteggiamento riservato all’opposizione, invece poi mi son dovuto ricredere perché ad essere trattati in questo modo erano anche gli stessi consiglieri di maggioranza. Eravamo al cospetto di una “prima donna” assoluta».

Cosa cambierà con Pietro Carotenuto?

«Il giorno dopo la nostra elezione alla guida di Boscotrecase ci sarà una gestione opposta a quella precedente, una gestione collettiva. Ogni consigliere comunale, di maggioranza, ma anche di minoranza, avrà il suo compito e dovrà lavorare per raggiungere degli obiettivi e non sarà ostacolato, ma supportato dal sindaco. A fronte di un buon progetto l’incaricato di turno avrà carta bianca per provare a realizzarlo senza trovarsi a dover combattere contro un sindaco che prova a rinchiudere le buone idee nel fondo di un cassetto. Un’altra certezza è che avendo 30 anni, non ho alcuna intenzione di bruciare la mia credibilità così presto, ed è per questo che resterò fedele al patto fatto con i cittadini. Saremo impegnati a cambiare il paese, o ci riusciamo o andremo a casa, fosse anche dopo un mese. Un impegno che ho chiarito a tutti i miei candidati e che tutti hanno condiviso. Se qualcuno dovesse mai pensare di insediarsi nel palazzo comunale per vivacchiare per cinque anni, per riscuotere le indennità o i gettoni di presenza, per occupare abulicamente una poltrona, allora sicuramente sta sbagliando i suoi programmi perché, come ho detto, ho si amministra o si sta a casa. Ho sempre pensato che la politica non faccia per professione, ma per passione. Io l’ho sempre intesa come un vero e proprio volontariato».

Con il candidato sindaco Pietro Carotenuto, il candidato ad un seggio nell’assise boschese, Saverio Vitulano. A lui la domanda  riguardo il cosiddetto “tradimento” di quanti avrebbero favorito il fallimento della composizione di un terzo schieramento “filo governativo”.

«Da parte mia – ha dichiarato Vitulano – non c’è stato alcun tradimento. Nel momento in cui sono state raccolte le firme per sfiduciare il sindaco, ne abbiamo preso atto e ci siamo resi conti che eravamo al cospetto di un era che tramontava. Negli incontri che si sono susseguiti c’era l’accordo “dei sette” più Agnese Borrelli di nominare un sindaco da quel gruppo. Visto e considerato che si è fatto anche il mio nome e non  è andato in porto, ho ritenuto di farmi da parte e lasciare spazio agli altri, ma certamente non “tradendo” la fiducia che riponevo nell’ex sindaco Borrelli e di tutto il gruppo.

Nell’arco di un mese, però, ho avuto modo di verificare che l’accentrista Agnese Borrelli ha preferito bruciare ben sette nomi invece di trovare una soluzione seria, concreta e condivisa. Solo a quel punto mi sono reso conto che non si sarebbe mai andati da nessuna parte ed ho preferito scegliere di appoggiare una lista molto più seria rispetto a quanto si andava prospettando. Non so se questo mio comportamento possa essere definito tradimento».

Saverio Vitulano ritorna poi su uno dei punti del programma che gli sta più a cuore: lo sviluppo turistico dell’intera area vesuviana ed in particolare la riapertura della strada Matrone che porta al cratere del Vesuvio, vero volano per la crescita di Boscotrecase.

«Alle mie dichiarazioni relative alla riapertura della storica strada che portava i turisti sino a quota mille, ad un passo dal cratere, mi sono sentito rispondere che si tratterebbe di un progetto irrealizzabile e che detta strada non sarà mai riaperta. Bene, allora è questo l’augurio che la “dottoressa” fa al proprio paese? ai propri concittadini? Senza nemmeno provarci l’ex sindaco dell’immobilismo rinuncia, come ha sempre fatto, a lottare per un futuro sviluppo dell’intera area che va da Terzigno a Trecase e che vedrebbe proprio il suo paese quale protagonista assoluto del rilancio economico e sociale. Definisce impossibile un progetto che io invece già vedo concretizzarsi: davvero un brutto augurio cara dottoressa Borrelli!

Forse pensa ancora di poter condizionare la politica boschese livellando tutto verso il basso e lasciando fallire ogni idea, ogni progetto augurandosi che anche questo mio possa fallire prima di partire. E allora concludo dicendo che in venti anni di gestione, la nostra “sindaca2 ha avuto svariate occasioni ma non è mai riuscita a mettere a segno una rete, sino a quest’ultimo autogol realizzato in questa sua maldestra campagna elettorale».

A ritornare proprio sull’autogol causato principalmente ai danni della lista capeggiata da Alberto Menichini, è il candidato alla poltrona tricolore per Boscotrecase libera, Pietro Carotenuto.

«Io parto da un presupposto: la Borrelli ha deciso di appoggiare la lista a me avversa in base ad un accordo di cui ormai parla tutto il comprensorio. I termini dell’accordo non li conosco. Non so se già ci sia stata una spartizione preventiva di assessorati o incarichi come si legge sulla stampa, ma l’accordo è evidente e sicuramente già siglato. Questo lo posso dire perché ne ho testimonianza diretta sul perché l’ex sindaco ha preferito i miei contendenti a Boscotrecase libera. Il ragionamento è molto semplice, direi logico ancorchè politico. La Borrelli ha capito guardando i sedici nomi che compongono la nostra lista che si tratta di una compagine politicamente molto strutturata. Persone con una certa caratura politica e non sedici nomi che non hanno grosse pretese politiche ed ha capito che con noi, con il nostro progetto non poteva esserci spazio per lei, per una sua partecipazione all’attività amministrativa, figuriamoci per una rappresentanza in giunta. Ha realizzato che risulterebbe sicuramente più facile poter rientrare nei giochi stando con l’altra parte, dove ci sono persone, a dir suo, “inesperte” con le quali potrebbe essere maggiormente possibile incidere e condizionare ancora una volta l’attività amministrativa.

Ma la strategia politica, che comunque resta oggettivamente fallimentare per un sindaco uscente che non riesce a mettere insieme sedici candidati per presentare una lista al giudizio dei cittadini, non si conclude qui. La dottoressa avrà fatto anche un altro ragionamento. Sa bene, la Borrelli, che una volta eletti, noi cominceremo a lavorare seriamente, con criterio e guidati dalle capacità che la nostra squadra ha già in passato ampiamente dimostrato. Cosa che ci permetterà di acquisire ulteriori consensi e ci consentirà di amministrare Boscotrecase per lungo tempo. L’unica possibilità per l’ex sindaco sarebbe la vittoria dei cosiddetti “giovani inesperti” e lasciare nelle loro mani la città in attesa dell’inevitabile disastro che le permetterebbe e permetterebbe al manipolo di suoi accoliti di riavere la possibilità rientrare in campo e proseguire con la pessima politica già ampiamente espressa buona solo ad affossare il nostro paese. Ma non riusciranno in questo intento perché vinceremo lo stesso».

«Vogliono trasmettere la loro esperienza a Piazza Pulita questo quanto dichiarato – ha aggiunto Vitulano – ma imparare da un maestro incapace equivale a restare incapaci».

A Boscotrecase intanto non si parla che dell’appoggio della dottoressa Borrelli alla lista nata per mandare a casa proprio e principalmente lei. Nessuna conferma e qualche flebile pseudo smentita.

«Sabato 21 maggio – ha continuato Carotenuto –  l’ex sindaco ha incontrato Menichini, come dalla stessa confermatomi telefonicamente quello stesso giorno. Ora sta provando a smentire che ci sia un accordo già ben incardinato con spartizioni di assessorati, ma questa strategia non è dettata dalla Borrelli, ma proprio da Piazza Pulita che in questo modo prova a salvare la faccia.

Vedere i balconi della casa della dottoressa tappezzati con le insegne di Piazza Pulita è stato davvero triste per quei ragazzi che rappresentano il movimento civico arancione, ragazzi che sono lontani anni luce da tutto quello che rappresenta l’ex sindaco, ma allo stato delle cose bisogna dire che anche il mio antagonista ha fatto un clamoroso autogol chiudendo l’accordo proprio con l’emblema di tutti i fallimenti della politica e dell’amministrazione di Boscotrecase. Ad ulteriore conferma che l’accordo c’è, il fatto che non ci sia stata alcuna smentita da parte di Piazza Pulita o dal candidato sindaco al quale evidentemente non piace macchiare l’immagine di novità e pulizia con la quale si è presentato, ma piacciono e non poco i voti che pensa di ricevere dalla sua ingombrante ed “esosa” nuova alleata».

Un accordo fatto a tavolino con Menichini, secondo quanto asserito dall’aspirante alla fascia tricolore di Boscotrecase libera, e non una scelta libera di un gruppo di cittadini impegnati nella politica locale. Una ennesima compravendita di posti di comando ed incarichi fatta sulla pelle di Boscotrecase e di tutti i cittadini. «In ogni caso – aggiunge Carotenuto – quella “Piazza” ormai si è sporcata. Sarebbero dovuti andare avanti fino alla fine con i loro principi, invece si sono fatti prendere dalla frenesia di voler vincere a tutti i costi. Un boomerang che certamente farà sentire i suoi effetti».

Al di là della polemica politica Carotenuto e Vitulano hanno parlato anche di programma ed obiettivi.

«Quello che ha affossato la nostra cittadina negli ulti 25 anni è stata la mancanza, o meglio l’incapacità di realizzare una programmazione credibile, seria e concreta. All’indomani della nostra elezione lavoreremo proprio in questo senso. Personalmente – aggiunge Carotenuto –  mi vedo impegnato a reperire fondi, attraverso i nostri canali politici, in Regione Campania, a Roma e a Bruxelles per cambiare il volto ed il futuro di Boscotrecase.

Le priorità amministrative sulle quali ci attiveremo sono tante: Bilancio, raccolta differenziata, turismo, valorizzazione dei prodotti locali, internazionalizzazione delle nostre bellezze e della nostra cultura. Boscotrecase è un paese a vocazione agricolo-turistica ed è questo il traino che deve far risorgere il nostro paese e in questo senso abbiamo già progettato l’incentivazione e la sburocratizzazione di questi settori al fine di ingolosire gli investitori e l’imprenditoria.

Primo punto del nostro programma – concludono Carotenuto e Vitulano – resta l’ottimizzazione della macchina comunale. Fondamentale il protocollo d’intesa che proporremo con l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Ogni bando andrà prima a Roma e solo dopo l’Ok di Cantone potrà proseguire il suo iter. I cittadini non dovranno avere nemmeno il minimo sospetto, dubbio che ci sia qualcosa di minimamente irregolare sul piano amministrativo e gestionale. Una scelta questa che solo noi abbiamo inserito nel programma da sottoporre ai cittadini».

Pronti alla tornata elettorale quindi e pronti al giudizio dei cittadini boschesi con un ultimo appello del candidato Pietro Carotenuto: «Questa è una occasione più unica che rara. L’ultima possibilità per ridare un futuro a Boscotrecase. Ribadisco che non ho ne intenzione, ne voglia di vivacchiare e tirare avanti seduto nel palazzo di città. A trent’anni se ho deciso di prendere questa decisione l’ho fatto per il mio paese, perché ho sempre inteso la politica come servizio, come forte forma di volontariato per il paese. Una cosa è certa se saremo premiati dal voto dei cittadini mi impegnerò giorno e notte per il futuro della nostra comunità».

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