Il Gazzettino vesuviano | IGV

Secondigliano: inquirenti alle costole del boss latitante Di Lauro

Marco di Lauro boss SecondiglianoProblemi per la cupola criminale di Secondigliano: i collaboratori di giustizia Guarino e Pacciarelli starebbero fornendo agli inquirenti informazioni determinanti alla cattura del super latitante Marco di Lauro (figlio di Ciro alias Ciruzzo  o’ milionario). Secondo alcune indiscrezioni il rampollo dei Di Lauro si nasconderebbe proprio nella zona, cambiando continuamente rifugio e comunicando con gli affiliati tramite pizzini. Insospettabili i postini della corrispondenza malavitosa: tutti incensurati e spesso massaie, anziani e persino diversamente abili. Insomma le ultime persone a cui verrebbe in mente di chiedere del boss ormai alla macchia da anni. Chiaro l’identikit di Marco Di Lauro che sarebbe emerso dalle dichiarazioni dei pentiti: deciso, carismatico e spietato ma al tempo stesso generoso nei confronti dei fedelissimi e dei fiancheggiatori del clan.

 

Tante le amicizie influenti di Di Lauro anche negli ambienti della Napoli bene: su questo delicato punto gli investigatori procederebbero con estrema discrezione  per non mettere in allarme qualche pezzo da novanta della politica o dell’imprenditoria che conta. Questi personaggi potenti potrebbero avere avuto e avere molti interessi in comune con la cupola di Secondigliano e in particolare con i Di Lauro. Un mare di soldi, amicizie influenti e agganci in ogni settore della società: questa le armi di criminali senza scrupoli che hanno letteralmente trasformato in droga shop interi quartieri distruggendo le speranze e la dignità di migliaia di onesti cittadini. Branchi di giovani sbandati sotto l’effetto di stupefacenti da decenni popolano aree vastissime in cui si fatica a distinguere il lecito dall’illecito, in cui l’onesto contribuente non sa più di chi fidarsi avvilito dalle troppe collusioni  tra “buoni e cattivi” quotidianamente evidenziate dai mass media. I camorristi di  Secondigliano hanno nel tempo accumulato una quantità d’armi degna di un esercito regolare assoldando nei gruppi di fuoco killer poco più che adolescenti. Ragazzi sbandati, abbandonati dalle istituzioni e pronti a tutto pur di emergere nel branco ed emulare le gesta criminali dei personaggi di fiction come Gomorra.

Perché sia chiaro: in certi quartieri  la realtà supera in negativo  qualsiasi lavoro cinematografico. I candidati a sindaco  di Napoli che a giorni si sfideranno alle urne promettono miracoli: ma i miracoli li fanno solo i Santi (per chi è credente) e a Napoli anche questi potrebbero essere veramente nauseati dall’immondizia umana che prolifica indisturbata sul territorio.

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