L’esclusione delle tre donne dalla lista Stabia Popolare, a causa delle famose quote rose, continua a far discutere anche nel giorno delle elezioni. Michele Sanzone, uno degli esponenti di spicco della lista di Sommese, ha deciso di rimandare al mittente le accuse che gli sono arrivate: i suoi stessi “colleghi” di partito infatti lo hanno accusato di aver sbagliato durante la compilazione della lista.
Di conseguenza, l’esclusione delle tre donne, sarebbe avvenuta per negligenza di Sanzone che, non rendendosi conto del numero sproporzionato fra donne e uomini, ha consegnato comunque la lista senza modifiche. “Si tratta di un gesto ignobile – spiega il candidato – messo in atto da parte di falsi amici. Mi hanno impedito di sostenere una delle donne e mi hanno accusato di cose non vere. Se si vuole un capro espiatorio, per sottrarsi a bene individuate responsabilità e deficienze, bisogna girare alla larga dalla mia persona”.
Promette guerra Sanzone ma solamente dopo la fine della campagna elettorale. Al termine delle elezioni, infatti, ci sarà la possibilità di spiegare tutto l’accaduto secondo il suo punto di vista senza risparmiare nessun tipo di attacco anche perchè gli attacchi che gli sono arrivati sicuramente non sono stati accettati.
“Parlerò alla fine della campagna elettorale – spiega Sanzone -. Il senso di responsabilità che ha sempre caratterizzato il mio impegno politico mi induce a non accendere la luce ora sul solito “capobastone” che essendo estraneo alla nostra realtà cittadina e poco avvezzo al rispetto per gli altri, si è dato alla macchia per sottrarsi alla rissa e alla confusione da lui provocate”.
“Tuttavia – conclude il candidato – confermo la mia vicinanza al sindaco al quale ho affidato la mia fiducia, Tony Pannullo”