Boscoreale: Bilancio rischiatutto e fuori da ogni logica

comune boscoreale 2

Si sente puzza di “bruciato” a Boscoreale: il Bilancio così com’è adesso non è un “Bilancio”. Vale a dire che la legge finanziaria sulla quale si deve reggere tutto l’andamento dell’amministrazione è fuori da ogni logica. Anzi, non c’è. Di più è letteralmente “ingessato”, immobile, senza quei contenuti che avrebbero dovuto far fare alla cittadina il “salto di qualità” sempre annunciato e mai effettuato.

E, dunque, ecco la «puzza di bruciato». Ma, forse, è più un «buccia di banana» sulla quale potrebbe scivolare l’amministrazione Balzano e dare l’addio al comune dopo appena due anni di sindacatura. Che per la verità e a detta di chi quell’amministrazione la vive dall’interno (si tratta di più d’un consigliere di maggioranza) non ha lasciato segno alcuno. Una «festa della nocciola» è troppo poco per dire di aver fatto qualcosa di “culturale” per la cittadina. Anzi. Quella manifestazione è stata letteralmente inventata e, in un’area dove la nocciola è una chimera perché non solo non è coltivata (o lo è in maniera irrisoria) ma nemmeno ha mai avuto un passato, la festa ha lo stesso valore della «sagra dell’ananas» al Polo Nord.

E dunque, come si diceva le bordate a Balzano arrivano dalla sua stessa maggioranza. Il consigliere Buffone, difatti, dopo un lungo e faticoso cammino analitico della vicenda è stato costretto dalle circostanze a prendere atto di quel fallimento del quale l’opposizione tutta va gridando ai quattro venti da almeno un anno a questa parte. E già da oggi ha annunciato il voto contrario all’approvanda legge finanziaria. «Voterò secondo coscienza» ha sottolineato. Il che vale a dire che non dirà “si”.

«Voglio informare la cittadinanza che il percorso che ci sta portando alla eventuale approvazione del Bilancio di Previsione 2016, previsto nel Consiglio Comunale del  prossimo 7 giugno, è stato quanto meno insolito e discutibile, non solo nei contenuti, ma soprattutto per i termini di democrazia e di confronto che sono venuti totalmente meno» scrive Buffone in un documento reso pubblico qualche ora fa e che adesso riportiamo, tanto ci pare interessante per fatti descritti e analisi compiute. Non c’è stato alcun «passaggio nella Commissione Consiliare di competenza – dice Buffone –  nessun confronto aperto all’interno della stessa maggioranza,  nessuna risposta alle Istanze mie personali o di altri consiglieri sulle priorità su cui intervenire. Ci portano ancora una volta (terzo anno consecutivo) un Bilancio di previsione  identificato come “ingessato” o “tecnico” dimenticandosi che già in occasione dell’approvazione del Bilancio 2015 si chiedevano per il futuro misure strutturali forti e decise per mitigare i disagi economici dell’Ente. Ad oggi le risposte in tal senso sono uguali a zero!!!»

«E’ stato chiesto più volte pubblicamente – continua il consigliere – partendo da considerazioni riguardanti le difficoltà economiche dell’Ente, di rilanciare l’azione politica ed amministrativa tramite alcune scelte forti: assunzioni di responsabilità con decise misure articolate e ben definite in materia finanziaria per limitare le gravi difficoltà economiche; potenziamento di alcuni settori vitali della macchina comunale, per incrementare l’entrata di risorse economiche, in particolare: polizia locale, tributi e urbanistica(condoni e commissione ambientale); riorganizzazione efficace della struttura comunale al fine di recuperare lo scollamento esistente fra Amministrazione e Dirigenza Comunale che determina spesso un collasso nei servizi e nelle risposte ai cittadini; una conduzione oculata ed attenta innanzitutto dei “contratti in essere” o di quelle risorse economiche già impegnate nei servizi; una gestione congrua o vantaggiosa del patrimonio immobiliare comunale; fare sintesi sulle questioni urbanistiche con una concezione moderna del territorio che guardi innanzitutto agli interessi della comunità e della pubblica utilità; la capacità di fare rete e sussidiarietà con il tessuto associativo e le forze culturali e sociali, per sviluppare la democrazia partecipativa (vedi Bilancio Partecipato).

Il Bilancio di previsione, che resta lo strumento essenziale per incidere sulla burocrazia comunale, sulla politica amministrativa dell’Ente e nella vita quotidiana dei nostri concittadini, non recepisce nulla di tutto ciò. Pertanto non è più tempo di chiedere “senso di responsabilità” nel voto sul Bilancio (già manifestato nei due anni precedenti) ma credo che subentri inevitabilmente l’espressione del “voto secondo coscienza”. La mia coscienza, in quanto militante del Partito Democratico, convinto sostenitore dell’azione politica di rinnovamento e rinascita, intrapresa da Matteo Renzi per l’Italia e da Enzo De Luca per la Regione Campania,  mi consente di votare un Bilancio che non si fa carico di alcuna trasformazione innovativa e progressista, né di un risanamento finanziario dell’Ente?  Boscoreale ha bisogno di un’azione politica amministrativa di largo respiro, realmente riformista, negli interessi del Bene Comune non di uno strumento finanziario che, continuando a relegare il Comune a vivere (?) alla giornata, non porta con se scelte, realmente riformiste, legate ad un confronto fatto di  collegialità o gioco di squadra!».

Ci sarà qualcuno che seguirà Buffone? O le poltrone, le poltroncine e gli sgabelli distribuiti a maggioranza e opposizione (con confluenze e fughe) saranno opportune e forti stampelle per Balzano? Se son rose fioriranno, se son chiacchiere voleranno. Basterà aspettare domani per avere la cifra di quanto e come i potenti di via Papa Giovanni XXIII hanno mosso i fili dei giocatori.

Alfredo Vitiello 

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