Ballottaggio a Napoli tra i due candidati alla carica di primo cittadino Gianni Lettieri e Luigi de Magistris.
Forti le posizioni dei due rivali che non si risparmiano velenose frecciate: “Il vero candidato a sindaco Di Napoli – ha dichiarato Lettieri – sono io: datemi la vostra fiducia e caccerò il malgoverno. Siamo aperti a chi realmente vuole mutare in positivo la realtà partenopea: devolverò in caso di vittoria il mio stipendio ai poveri tendendo sempre una mano alle fasce più a rischio della comunità. Per me non esistono partiti di destra o sinistra: io mi preoccupo solo dei problemi di Napoli”.
“Ho rottamato più io – ha replicato de Magitris – che Renzi: posso essere lo strumento rinnovatore di chiunque creda nella legalità e nella crescita qualitativa della nostra città. Ringrazio i giovani dell’ex Opg occupato per l’attenzione nel controllo del corretto svolgimento delle elezioni in tutti i seggi non esitando a denunciare presenze inquietanti nei pressi degli istituti scolastici con particolare riferimento alle zone a rischio di Napoli. Se le previsioni si avvereranno al ballottaggio otterrò l’80% delle preferenze: questo sarà il punto di partenza per la creazione di un movimento nazionale. Amo questa città e sono ben determinato a non lasciarmi influenzare da chi negli ultimi tempi ha vinto solo il campionato del rancore”.
Una bella lotta: il mago dell’imprenditoria partenopea Lettieri contro lo stratega del sociale de Magistris. Saranno giorni di accordi e alleanze tra partiti (anche sotto banco): il dato certo è che la città necessita di interventi immediati e in tempi utili in relazione all’emergenza sicurezza, all’inoccupazione e alla dispersione sociale sul territorio.
Oggi i due candidati promettono mari e monti, quasi miracoli: francamente sarebbe forse il caso per entrambi di restare con i piedi per terra relazionandosi con la reale portata di problematiche, sociali, economiche e culturali ormai endemiche in città. Ora la parola spetta all’intelligenza e alla libertà di pensiero dei napoletani che dovranno comunque scegliere. Rimanere con de Magistris o aprire le braccia alla concretezza imprenditoriale di Lettieri?
Un bel dilemma, a cui solo le urne daranno concreta risposta.
Alfonso Maria Liguori