Un fiume in piena è stato Gaetano Cimmino durante una conferenza stampa organizzata questa mattina all’interno del comitato del candidato del centrodestra. Ne ha per tutti: da consiglieri del centro e del centrodestra che in questa tornata elettorale si sono candidati a sinistra, passando per Sommese, terminando, ovviamente, con Toni Pannullo.
Sono stati tanti i punti che ha voluto chiarire per il semplice fatto che il suo rivale al ballottaggio che si terrà il 19 giugno sta “scappando da un confronto pubblico e sta andando a dire tante, troppe, bugie alla città”.
Non si poteva non partire dalle dichiarazioni del Presidente regionale De Luca che, riguardo la villa, ha invocato un miracolo divino per portare a termine i lavori. Una semplice intervista che ha distrutto, in parte, la tanto sbandierata filiera istituzionale.
“Ma veramente – spiega Cimmino – siamo arrivati a questo? CI vuole un miracolo per riaprire la villa? Non scherziamo. Io mi prendo l’impegno con la città che dal momento della mia nomina come sindaco aprirò la villa in soli trenta giorni. Sono un ingegnere e so come si risolvono queste faccende. Pannullo ha parlato di fondi sbloccati ma dove sono? Il tre giugno dovevano essere materialmente a Castellammare ma non ci sono: basta con le bugie, i cittadini devono sapere la verità”.
“Non riesco ancora a capire – continua il leader di Forza Italia – le situazioni che si sono venute a creare domenica scorsa. Vogliamo sapere il nome del candidato che c’era sulla scheda quando sono stati scoperti gli elettori a fotografare. Quello che sta succedendo a Napoli, con la sede del Pd perquisita, deve far riflettere anche a Castellammare. Come hanno fatto persone a triplicare i loro voti solamente perchè sono passati a sinistra? E’ una storia molto strana ed è per questo ho scritto al Prefetto e ho invocato la presenza dell’esercito: vogliamo un voto libero”.
Ma sono stati tanti i punti sui quali si è soffermato Cimmino, in particolar modo sul consigliere regionale di Caldoro, Pasquale Sommese il quale in questa tornata elettorale si è schierato al fianco di Pannullo. Non sono andate giù alcune dichiarazioni fatte da quest’ultimo che sono state pubblicamente contestate: “Ha detto che Castellammare ha bisogno di un’amministrazione competente e che non vuole più scelte dettate dall’alto. Ma stiamo scherzando? Perchè allora si è schierato con il Pd? La squadra che si è ripresentata alle elezioni è la stessa della vecchia amministrazione e quindi se prima non era competente figuriamoci ora.
Di conseguenza, a differenzia mia che sono stato scelto dalla gente, Pannullo è stato un candidato sindaco nominato all’ultimo momento e soprattutto da persone lontane da Castellammare che non conoscono la realtà”.
“Chiedo pubblicamente un incontro con Sommese perchè deve spiegarmi molte cose: in primis l’ospedale. E’ impensabile che il San Leonardo debba essere considerato come un nosocomio di serie B. L’ospedale per Sommese è solo un serbatoio di voti e lo sanno tutti.”
Comunque, Cimmino ha parlato anche di programmi. Sono tre i punti sui quali intende soffermarsi appena eletto (anche se ha dichiarato di “sentirsi già sindaco di Castellammare): restituire la villa in trenta giorni, sblocco del terziario così da creare nuove attività commerciali e soprattutto snellire la macchina amministrativa che procede troppo a rilento.
A chi gli chiede della giunta, Cimmino è chiaro: “Io sono un sindaco libero. Non ho scritto nessun tipo di patto con nessuno delle mie liste e lascio agli elettori, in base ai consensi, la possibilità di poter decretare un assessore. Voglio precisarlo ancora una volta: io sono libero e soprattutto non sono traditore. Ricordiamo che Pannullo ha tradito il suo ex amico Nicola Cuomo e non voglio che tradisca la città”.
In base alle ultime indiscrezioni che volevano la chiusura della Funivia nel prossimo mese di agosto, Cimmino continua il suo attacco: “E’ vero De Luca ha aperto la funivia ma questo non significa che sono stati risolti i problemi. Una volta che un turista arriva a Faito che fa? Non ci sta nulla perchè non ci sono le strutture. E poi, più che la funivia, è importante anche riaprire la strada da Quisisana che tutti hanno dimenticato”.
Un Gaetano Cimmino, quindi, sempre più determinato ad andare avanti nella sua lotta contro il “Partito del Dissesto” che soprattutto per la questione della villa ha perso un po’ di credibilità in città. Il 19 si avvicina sempre di più e finalmente si potrà vedere il verdetto della città: Pannullo o Cimmino? Pochi giorni e tutto sarà chiaro.
Gennaro Esposito