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Castellammare, stop all’illuminazione in cinque strade. La protesta di Esposito, Iovino, Russo e Alfano

illuminazione-1024x575Via Meucci, via Camerelle, via Pioppaino, via Savorito e traversa Petraro dallo scorso 7 giugno, secondo una determinazione dirigenziale del 2013 sotto il commissario Bonadies quando a capo dei lavori pubblici c’era l’avvocato Cancelmo nominato da Bobbio, hanno subito lo stop all’illuminazione pubblica.

Una situazione paradossale nella quale sono coinvolti molti cittadini che da qualche giorno sono costretti a camminare nel buio più totale. Tuttavia, i consiglieri riconfermati nella recentissima tornata elettorale, ovvero Alfano, Esposito, Iovino e l’ex consigliere Russo si sono interessati del problema che esiste ormai da molti anni.

C’è stato, nei mesi passati, un incontro anche con il commissario Vaccaro il quale ordinò di fare una ricognizione nei territori interessati. Le strade che subirono le riparazioni ai pali pubblici, furono circa una quindicina (che ora sono regolarmente illuminate) ma queste cinque sono state dimenticate.

Le problematiche per questi cittadini sono tante ed è per questo che il lavoro di Iovino, Alfano, Esposito e l’ex consigliere Russo non si è mai fermato. Stanno già lavorando per la città e, per andare incontro alle esigenze dei residenti che sono costretti a subire numerose difficoltà, hanno deciso di indirizzare  una nota al Commissario Vaccaro, al Commissariato di polizia, e al comando della polizia municipale.

Il punto sul quale più si battono i quattro è che i pali che sono oggetto di manutenzione all’interno di via Meucci, via Camerelle, via Savorito, via Pioppaino e traversa Petraro sono poco più di venti: un numero veramente minimo. Se poi si considera l’alta densità demografica e le difficoltà nell’ambito della sicurezza che sono costretti a vivere i residenti, il problema è veramente enorme.

“Abbiamo allertato la polizia – spiegano i quattro – e ci aspettiamo che ci sia un confronto e che al Comune possano considerare la sicurezza in tutte le dimensioni, non solo sotto il profilo tecnico. In queste strade abitano disabili, operai che vanno a lavoro alle 4 del mattino: insomma abbiamo verificato e ascoltato troppe persone seriamente preoccupate, tanto da piangere.

Ricorreremo a vie legali se a breve non ci saranno risultati soprattutto perché non hanno avvisato i residenti e non li hanno messi in condizioni di adattamento. Per noi l’interruzione puoi essere compresa solo finalizzata a interventi di messa in sicurezza. Diversamente agiremo per vie legali”.

La pubblica sicurezza dovrebbe essere garantita a tutta la popolazione di Castellammare ed è per questo che Esposito, Alfano, Iovino e Russo si sono messi subito a lavoro per poterla garantire a tutta la cittadinanza.

Gennaro Esposito

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