“Ora partono le vendette post elettorali. – ha continuato Carrillo – Fatto strano che la Buttol, per tutelare cittadini ed azienda, pensi di combattere l’assenteismo attraverso il lancio di comunicati stampa intimidatori e non attivi i meccanismi che sono previsti dal Ccnl per tutelare azienda e cittadinanza. Un comunicato simile, minaccia preventiva forse, già era stato diramato il 30 dicembre 2015. E dal primo gennaio, data in cui sarebbe dovuto cominciare il monitoraggio, che cosa è stato monitorato? Molto bizzarra la situazione, al limite dell’inverosimile: sembra quasi lo stesso comportamento che talvolta assumeva Multiservizi (partecipata fallita) quando a gestirla erano i politici.
Ma un dubbio ci sovviene: che a ‘forzare’ la dirigenza della Buttol sia stata la ‘strana coppia’ di autonomo-confederale che, per vendicare la brutta figura elettorale del primo, hanno compulsato affinché la Buttol arrivasse a partorire questa seconda, ineguagliabile, ‘supercazzola post elettorale’?
Capiamo che risulti di difficile comprensione ma, molto sommessamente, ci permettiamo di segnalare ai protagonisti di questa vicenda che gli strumenti per combattere l’assenteismo, nonché l’arroganza parasindacale, sono semplicemente regolati da uno strumento che, volendo, risulta essere di facile reperimento in quanto trattasi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, all’occorrenza potremmo indicare pagina ed articolo, ma tanto potrebbe ferire la delicata sensibilità dei protagonisti e questo ci potrebbe molto dispiacere.
Per di più che in questi giorni persiste la questione del subentro alla Buttol della ditta che ha vinto l’appalto per il servizio per cinque anni, e attorno alla vicenda troppe sono le voci sulle modalità di passaggio di cantiere e sulle pressioni ai lavoratori. Qualcuno dovrebbe far chiarezza una volta per tutte”.