Napoli, task force dei carabinieri al rione Traiano: sequestrate armi e droga

CARABINIERI-ISCHIARione Traiano passato al setaccio dai carabinieri della locale stazione in collaborazione con il nucleo operativo della compagnia Bagnoli e il nucleo radiomobile di Napoli: blitz in via Orazio Coclite, via Romolo e Remo e via Tertulliano che hanno portato all’arresto di un 43enne per spaccio di stupefacenti, al sequestro di armi e droga oltre alla rimozione di cancelli, porte blindate e telecamere posizionate per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine.

Colpire i clan negli interessi economici: chiaro il messaggio dello Stato contro il sistema che nell’area flegrea è ormai diviso in fazioni eternamente in guerra tra loro per il controllo degli affari illeciti sul territorio. Finalmente si comincia a fare sul serio: le istituzioni sembrerebbero determinate a colpire gli interessi di gruppi criminali oggi composti per lo più da giovani poco più che adolescenti, spietati e senza regole, pronti a tutto pur di sterminare gli avversari.

Massaie, anziani, bambini e diversamente abili: tutti al soldo di un malaffare che per poche centinaia di euro compra e vende giovanissime vite, che spreme commercianti e imprenditori sino all’osso estorcendo soldi e merce a ritmi impressionanti. Ormai le piazze di spaccio si trovano ovunque nell’area flegrea e danno vita a campagne promozionali rivolte ai giovanissimi acquirenti, tossicofili e tossicodipendenti che si spostano di zona in zona pur di acquistare la droga a prezzi inferiori.

Un mare di denaro sporco da ripulire : ecco allora che crescono le attenzioni da parte del sistema per gli oltre 270 milioni di euro previsti per gli appalti di Bagnoli Futura. Una mega lavatrice per il riciclo dei proventi illeciti da non farsi scappare per la camorra. Gli onesti cittadini vivono da troppo tempo ostaggi della prevaricazione violenta e del cinismo di chi non conosce altro dio del denaro.

Sub culture che si contrappongono alla civiltà, alla scolarizzazione e al bon senso in nome di un qualunquismo talmente diffuso da passare paradossalmente inosservato tra i giovani. Tutto per tutti, subito e senza alcun sacrificio : questa la menzogna professata da un “ gatto e la volpe” chiamati camorra a un “pinocchio” senza tempo identificabile nell’ inesperienza e nell’ alienazione socio – culturale di giovanissimi partenopei.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.