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Ercolano, Fiengo: “La droga e l’alcool non valgono una vita”

Luigi Fiengo“Godiamoci la vita senza eccessi pericolosi: una bravata di troppo scaturita dall’uso di sostanze stupefacenti o dall’abuso di alcol non vale mai una vita”: ad un passo dall’estate il vice sindaco di Ercolano Luigi Fiengo, da sempre impegnato sul delicato tema sociale dei pericoli legati al mondo dei giovani, lancia un appello alle nuove leve locali perché prevalgano buon senso e moderazione sulle effimere e distruttive logiche dello “sballo”.

“Non dobbiamo mai abbassare la guardia – ha precisato Fiengo –  nella tutela dei giovani e della loro  formazione . La crisi di valori e lo sbandamento sociale fungono da catalizzatori negativi per i nostri ragazzi che pur di emergere nel gruppo assumono spesso atteggiamenti opposti al loro normale comportamento.

Attraverso lo sport e la sana aggregazione sociale è possibile motivare le nuove leve spronandole al confronto sano e al superamento dei propri limiti , ovvero al raggiungimento di un equilibrio interiore tale da desiderare solo di essere se stessi. Ognuno deve piacere così come è senza dover somigliare ad alcuno : con i propri pregi e difetti che lo rendono unico e quindi speciale a monte”.

Professionista cresciuto nelle arti marziali, Fiengo  si rivolge ai giovani ercolanesi con pacatezza e decisione al tempo stesso: sempre visibile tra la gente di Ercolano va dato merito al vice sindaco di Ercolano di non aver mai cercato la notorietà mediatica ne allori di sorta per i numerosi interventi filantropici di cui si è fatto promotore nel tempo sul territorio.

Vicino alle associazioni e ai giovani talenti locali senza mai pretendere nulla in cambio e ricevendo di contro in alcuni casi persino ingratitudine. “Non cerco applausi ne riconoscenze alcune – ha precisato il tal senso Fiengo – mi basta sapere di aver nel mio piccolo cercato di contribuire al benessere dei giovani ercolanesi. Ognuno , nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche , deve supportare il rinnovamento di una comunità dalle potenzialità produttive appena scalfite.

Pensiamo all’occupazione e alla crescita sociale del nostro territorio. Rivolgo un appello ai giovani ercolanesi perché agiscano sempre con giudizio anche nel rispetto di chi in pena li attende a casa. Non tentiamo di emulare nessuno ragazzi, non ne abbiamo bisogno : chi ci stima realmente ci accetta così come siamo. Fate onore alla vostra città  sempre fieri di essere ercolanesi”.

Alfonso Maria Liguori

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