Castellammare, Cimmino: “Sappiamo come ridare la villa alla città e uscire dal dissesto”

20160616_160301_HDRVilla Comunale, dissesto finanziario e giunta. Sono stati questi i tre punti fondamentali della conferenza stampa di Gaetano Cimmino di questo pomeriggio. Tematiche importantissime che stanno interessando particolarmente i cittadini in questa tornata elettorale e che meritano, urgentemente, di essere affrontate dalla prossima amministrazione che si insedierà dopo il ballottaggio di domenica 19 giugno.

A tal proposito, il candidato della coalizione di centrodestra è chiaro e ci tiene a sottolineare come “proposte concrete sono state portate avanti soltanto da noi. Pannullo si mantiene sempre sul vago e affronta tematiche che si sono sentite e risentite in campagna elettorale ma di progetti concreti per la città non ne ha mai parlato”.

Per questo motivo, anche in relazione al fatto che nel confronto politico di ieri non era possibile dare una spiegazione dettagliata di tutte le sue idee per la città (aveva pochi minuti per rispondere alle domande dei giornalisti), Cimmino ha indetto una conferenza stampa nella quale ha spiegato come intende riaprire la Villa Comunale e in particolar modo come risanare anche il Comune dal dissesto finanziario.

“Il lungomare – spiega il candidato di centrodestra – così come lo abbiamo noi adesso rischia di essere chiuso perchè non ci sono condizioni di sicurezza. Se consideriamo che durante la stagione estiva sono tantissime le persone che camminano sulla Villa, in soli cinque metri, si rischierebbe di andare incontro a delle grosse difficoltà. Per questo motivo noi abbiamo pensato a delle soluzioni: convocheremo a Palazzo Farnese la ditta che sta gestendo i lavori e con un atto di sottomissione controlleremo il cronoprogramma dei lavori. Vogliamo tre turni di operai nel cantiere: dieci, quindici alla volta e tutto funzionerà per il meglio. In trenta giorni lavorativi, circa due mesi di lavoro, Castellammare avrà il suo lungomare”.

Ma non finisce qui: “Le recinzione dovranno essere spostate oltre i binari così da poter utilizzare altri metri di lungomare. Abbiamo pensato inoltre di creare delle passerelle che partino dal lato aperto della villa e che portino direttamente sul lungomare: li saranno installati delle attività ristorative e bar che permetteranno ai cittadini di poter usufruire della propria Villa. Nel frattempo, nella parte centrale, si continueranno a fare i lavori ma almeno non avremo tutto chiuso fino a quando non finiscono. Tutto deve funzionare velocemente: basta tempi biblici. Parleremo con i commercianti per quanto riguarda le attività da installare sull’arenile: Castellammare nonostante i lavori deve continuare ad attrarre persone”.

Chiuso un capitolo, se ne apre un altro. Il famoso dissesto ha aumentato le tasse vertiginosamente per la città di Castellammare ma Cimmino ha già pronta la soluzione: “Abbiamo a disposizione del denaro da utilizzare per riuscire a pagare i debiti che attualmente ammontano a circa 42 milioni. Considerato che l’Ente approvò una delibera con la quale si accettava il pagamento del 50% (si riduceva il costo complessivo del debito comunale su proposta dell’Organismo Straordinario di Liquidazione), si dovrebbero ricavare circa 21 milioni di euro. Bene: 13 milioni sono disponibili dagli immobili comunali (il loro valore è catastale), altri 5 si ricavano dagli attivi e i passivi dei valori immobiliari. Per arrivare a 21 abbiamo la possibilità di usufruire di altri 6 milioni sui diritti di superfici che ci impegneremo a riscuotere. In breve tempo, il dissesto è stato sanato”.

Per quanto riguarda, invece, la giunta, Cimmino è stato chiaro, e anche ripetitivo, ma alcuni nomi sono stati fatti anche per informare la città che qualcosa si sta muovendo. “Continuo col ripetere che io ho le mani libere: nessuno mi da degli ordini su quello che devo o che non devo fare. Ho contattato personalità importanti che mi hanno dato la loro disponibilità. Si tratta di persone preparate e tecniche che sanno come far funzionare Castellammare. Mi ha dato la sua disponibilità Alfonso Celotto, laureato in Giurispredenza alla Luiss, che è stato dal novembre 2009 al novembre 2011 è stato Consigliere giuridico del Ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti.

Allo stesso tempo anche l’ammiraglio Antonino De Simone per quanto riguarda la delega delle misure per il rilancio (e di conseguenza il rapporto con Fincantieri). Definita anche l’assessorato alla cultura che andrà a Vittorio Sgarbi che non ha bisogno di presentazioni. Castellammare ha bisogno di rilanciare la propria cultura ed è per questo motivo che Sgarbi potrà essere la persona giusta per la nostra città: Reggia di Quisisana, Scavi, Villa e le Terme non devono essere così abbandonate”.

Un Cimmino, quindi, sempre più carico e sempre più convinto di riuscire a vincere la prossima tornata elettorale. Non sarà facile ribaltare il risultato del primo turno ma con tutto il caos che c’è stato in città sulla compravendita dei voti non è detta l’ultimo parola. A conclusione, proprio su questo tema, dopo che ha dichiarato pubblicamente che i nomi sulle schede appartenevano a candidati del Pd, non ha voluto soffermarsi più di tanto. Si è limitato solamente a dire: “Voci di popolo, voci di verità”. Non resta altro che aspettare domenica prima di mettere la parola fine a questa lunga e complicata campagna elettorale che sta vedendo protagonisti Cimmino e Pannullo.

Gennaro Esposito

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