“Come se niente fosse” il libro di Gianfranco Pecchinenda

cone se niente fosse pecchinendaPerturbante, nell’accezione freudiana del termine, questo è quanto potrei sostenere dopo la lettura di “Come se niente fosse”, il libro di Gianfranco Pecchinenda edito da ad est dell’equatore; Qualcosa che è estraneo e familiare nello stesso momento. Pecchinenda attraverso questo libro riesce sapientemente a proiettarci fuori dal guscio protettivo delle nostre percezioni abituali, in un mondo che inizialmente non comprendiamo ma che ci appartiene per definizione.

Racconti di uomini dalle personalità complesse, ossessive, personaggi kafkiani che trovano nella quotidiana monotonia la propria ancora di salvezza. Come se niente fosse queste identità si muovono tra sogno e realtà, tra menzogna e verità, tra la vita e la morte. Identità che vagano inserite all’interno della gabbia delle consuetudini sociali,  delle imposizioni culturali, all’interno dell’ ombra dei propri padri. Questi personaggi ci appartengono più di quanto possiamo esserne consapevoli, vivono di incomprensione e sono in lotta costante tra ciò che credono di essere e ciò che vorrebbero essere. Sono uomini semplici che mettono in discussione la propria esistenza quando un evento o una presenza irrompe nella monotonia della loro stessa vita.

Di grande attualità “Come se niente fosse” smaschera l’ansia di ricerca di significato che si cela dietro l’abbandono al quotidiano. Le personalità raccontate da Pecchinenda vivono nell’ombra del proprio tempo, sono personaggi coscienti del fatto di non poter lasciare traccia del loro passaggio sulla terra, sono uomini inseriti in ingranaggi sociali che li costringono a confrontarsi con la propria solitudine e con la sensazione di non aver vissuto tutto quanto c’era da vivere.

Attraverso l’autoriflessione, lo spaesamento, l’incertezza dell’agire e del non agire, queste identità mostrano un incompetenza verso la vita. Sono personaggi che  generano una riflessione sul reale che li guarda e il reale che essi riproducono nella loro descrizione letteraria.

Gianfranco Pecchinenda 1Gianfranco Pecchinenda  (1963) è oggi professore di sociologia alla Federico II di Napoli e ha già pubblicato, oltre a diversi saggi, altri romanzi tra cui “L’ombra più lunga” (Colonnese,2009); “Essere Ricardo Montero”(Lavieri,2011, tradotto in spagnolo con il titolo di “Ser Ricardo Montero” presso Ediciones Carena, Barcellona 2014) e “L’ultimo regalo”(Lavieri,2013).

“Come se niente fosse” sarà presentato giovedì 16 giugno al “Delirum” in piazza Vittorio Veneto, 1 a Pompei alle ore 18:30. Interverranno: Oreste Ventrone (Docente della facoltà di sociologia Federico II di Napoli), Gennaro Cirillo (Giornalista, Direttore de “Il Gazzettino vesuviano”) Maddalena Parmentola (Sociologa, responsabile territoriale del centro culturale ARIANNA) e Luca Bifulco (Docente della facoltà di sociologia Federico II).

Licia Petraccone

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