Gomorra e insulti: cast costretto a giustificare i loro personaggi

Gomorra-2-serieParte con Malammore, personaggio interpretato da Fabio De Caro. Dopo la messa in onda della puntata in cui l’attore interpreta una delle scene più crude dell’intera stagione, il pubblico via social si scaglia contro l’attore. Nel migliore dei casi, ci si limita a un composto disaccordo con la scena in sé ma negli altri casi si va molto oltre. Piovono offese, insulti, attacchi. In pubblico è ancora poco abituato a guardare in faccia il male. La pensa così Salvatore Esposito, il Genny Savastano di “Gomorra – la serie”: «Dobbiamo giustificarci per i personaggi che interpretiamo? Forse qui in Italia è ancora così, ma sono sicuro che Al Pacino non si sia mai dovuto giustificare per il ruolo in “Scarface”. Il cinema è cinema. The Guardian ci ha definito la risposta italiana a “Il Padrino”, ma noi nel nostro paese ci sentiamo dei Don Chisciotte a dover spiegare il nostro lavoro».

Esposito, come il resto del cast di “Gomorra”, ha difeso sul web l’attore Fabio De Caro, oggetto di un attacco sul web per la scena da lui stesso definita «la più atroce della seconda stagione»: l’uccisione della figlia di Ciro l’Immortale, interpretato da Marco D’Amore. Per stemperare i toni, De Caro ha pubblicato sul suo profilo la foto di lui con la giovane attrice Claudia Veneziano, che interpreta proprio la figlia di Ciro.

malammore gomorra

«”Gomorra”, continua Esposito, non è “Beautiful”; non nasce con spirito pedagogico o romantico. Quelli della serie, come nella realtà, fanno una brutta fine, fanno una vita che ha sempre la morte dietro l’angolo». Come De Caro, non è la prima volta che gli attori della serie “Gomorra” hanno rimarcato la loro estraneità al personaggio.

Dopo gli insulti sul web l’altro ieri Fabio De Caro si è spiegato con una diretta live su Facebook, ma poi ha preferito chiudersi nel silenzio. Dall’ufficio stampa precisano: «E’ una situazione davvero sgradevole, Fabio per venti giorni non parlerà con la stampa, sono venuti persino a citofonargli sotto casa. Oltre a fare l’attore ha un lavoro normale, sta avendo problemi, e con lui la sua famiglia». L’attore vomerese, classe 1974, sui social ha già spiegato che un dieci per cento di pubblico non capisce che il suo «è un ruolo da attore, bersagliando anche la famiglia».

 

 

De Caro ha precisato: «Non lo posso sopportare». Tutto il cast di Gomorra si è schierato in difesa del collega. Proprio a partire da Salvatore Esposito che sul proprio profilo Facebook ha scritto: «Noi attori di Gomorra siamo dei professionisti ed il fatto che alcune persone confondono il personaggio con l’artista significa che siamo riusciti appieno nel nostro compito. Ma sta accadendo una cosa bruttissima che solo in Italia accade ovvero insultare sul personale il mio collega Fabio per l’atroce atto che il suo personaggio Malammore ha compiuto nell’ultimo episodio. Chiedo a voi di indignarvi ed urlare: sì, ma contro le persone che tutti i giorni nella vita reale compiono questi atti barbari e rovinano l’immagine della nostra amata terra. Al pubblico intelligente chiedo di aiutarmi a difendere il nostro lavoro e la nostra vita».

Anche Cristina Donadio ha rilanciato il pensiero di Esposito, sottolineando: «Condivido ogni parola di Salvatore e faccio davvero fatica a trovarne per coloro che stanno insultando il mio amico Fabio de Caro, e la sua famiglia, per la scena dell’ultima puntata. Davvero, non riesco a capire cosa possa spingere qualcuno ad arrivare ad insultare sul personale un attore, uno che recita una parte. Un abbraccio forte a Fabio e a tutte le persone dotate di buon senso». Fortunato Cerlino, alias don Pietro Savastano morto per mano di Ciro Di Marzio, è in Inghilterra per girare la serie Britannia e su Fb scrive: «Fabio, orgoglioso di aver lavorato con te. Pensare che nella vita sei un uomo dalla bontà d’animo rara! Anche tu, con la tua grande professionalità ci hai messo la faccia per raccontare vite senza vie d’uscita».

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteOmicidio a Bagnoli: ucciso un parcheggiatore
SuccessivoTrecase si prepara alla V edizione della “Festa Contadina”
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.