Negli antichi portoni del Centro Storico, nella Piazza su cui si affaccia la Chiesa Matrice (1589) dedicata a San Gennaro e a Santa Maria delle Grazie, e lungo il corso principale, tra musiche e balli, rivivranno mestieri dimenticati, vecchie tradizioni, giochi del passato, prodotti tipici e cucina contadina. Molteplici sono gli eventi previsti nel corso dei tre giorni di festa, tutti comunque legati da un unico filo conduttore: riscoprire la cultura contadina della Trecase di un tempo passato.
Tra variegate qualità di albicocche e pregiati vini del Vesuvio, tra sapori e profumi di una volta, i visitatori intraprenderanno un fascinoso viaggio a ritroso nel tempo. Si stupiranno per i preziosi merletti della nonna e saranno deliziati dagli infarinati produttori della pasta fresca fatta a mano e spàsa ô sole. Apprezzeranno l’abilità dei contadini nel confezionare sgargianti “piennoli” di pomodorini nostrani e la capacità del “cardalana” nel ridare igiene e morbidezza ai materassi.
Vedranno la cura con cui tutta la famiglia celebrava il “rito” dell’imbottigliamento dei pomodori e della relativa preparazione della conserva degli stessi.
Conosceranno gli strumenti usati dai nostri avi per la vinificazione e potranno immaginare quanto sudore e fatica ci fosse nella genuinità del loro prodotto. Ritorneranno tutti bambini divertendosi con strummoli, fionde, cingoli ed altri giochi del passato e potranno ballare insieme a caratteristici gruppi folcloristici accompagnati da melodie dolci e struggenti. Si potranno assaggiare pietanze e dolci della più tipica tradizione contadina e degustare gli ottimi vini prodotti sulle pendici del Vesuvio da varie case vinicole locali