«L’eventuale rimpasto di giunta non vedrà mai l’appoggio, diretto o indiretto, della lista “Oltre”. Il nostro gruppo è contrario a quest’esperienza di governo cittadino e ritiene che l’unica via d’uscita sia il ritorno alle urne».
A dirlo è l’ex consigliera comunale di Sant’Antonio Abate, Donatella Donadio.
«Non siamo interessati alle poltrone e alle prebende – aggiunge – come abbiamo dimostrato in questi anni. La lista “Oltre”, di cui sono stata ideatrice e organizzatrice, non si farà complice di un’Amministrazione incapace che sta inanellando una serie impressionante di fallimenti, l’ultimo dei quali è la bocciatura del Puc».
«Avevamo un accordo politico col sindaco Varone che è stato disatteso. Un programma basato su punti qualificanti per lo sviluppo e la difesa del territorio come il Centro commerciale naturale, che non ha mai visto la luce nonostante la costituzione di un consorzio formato da 43 imprese e artigiani; come la valorizzazione di una seria politica della formazione giovanile per le arti e i mestieri; o come il potenziamento del Suap – prosegue l’ex consigliera comunale –. L’Amministrazione Varone ha eliminato il fondo di rotazione di 100mila euro per le imprese in difficoltà; non ha istituito il registro dei tumori; non ha mantenuto l’impegno di avviare il percorso di sganciamento dalla Gori per una vera pubblicizzazione del servizio idrico. L’elenco delle cose promesse e non mantenute sarebbe lunghissimo».
«In compenso, il sindaco è interessato per lo più a portare a compimento il piano di demolizione e ricostruzione della scuola “Alighieri”; uno spreco, a mio avviso, di soldi pubblici per una iniziativa del tutto superflua anzi dannosa per le casse comunali. I cinque milioni e trecentomila euro stanziati in bilancio potrebbero ben essere utilizzati per altro. Davanti a questo desolante scenario politico-amministrativo, il gruppo “Oltre” ribadisce con fermezza il proprio “no” a qualsiasi ulteriore tentativo di aggiustamento in corsa della squadra di governo. La città ha bisogno di cambiare pagina, non assessori. Chiunque sia chiamato a ricoprire incarichi in seno a quest’Amministrazione non potrà risolvere i problemi che si sono stratificati negli anni – conclude la Donadio – e questa intransigenza vale anche e soprattutto nei confronti di chi, in passato, è stato vicino alle posizioni del gruppo “Oltre” sposandone, per calcoli utilitaristici, le idee ma divorziandone subito dopo. Non affidiamo mandati di rappresentanza a nessuno e non concediamo deroghe alla nostra coerenza».