Napoli: criminalità dilagante a Fuorigrotta

pistolaFuorigrotta e l’intera area flegrea ormai come Kansas City: a poche ore di distanza colpito ad una gamba in via Canzanella (Fuorigrotta) un residente che passeggiava con la moglie in seguito ad un tentativo di rapina e gambizzato a Pianura con 4 colpi di pistola un 49enne vicino ai Marfella – Pesce.

Ormai è caos assoluto nella zona: per il controllo degli affari illeciti sul territorio si susseguono agguati e raid intimidatori a qualsiasi ora del giorno sotto gli occhi inutili e ornamentali delle unità dell’esercito. Insufficienti le volanti inviate in supporto alle ordinarie per presidiare i luoghi di quella che si preannuncia mattanza di camorra. Impossibile per gli onesti cittadini anche transitare in sicurezza per lo shopping : vittima innocente questa volta un uomo reo solo di portare un orologio al polso (di poco valore) e di voler passeggiare con la consorte. Delinquenti senza scrupoli ad una minima reazione del malcapitato non hanno esitato a sparargli contro con una pistola ferendolo ad una gamba (per fortuna in modo lieve).

Poi c’è la questione della guerra tra i Giannelli (comandati dal ras Alessandro attualmente detenuto) e i D’Ausilio (retti dal boss Felice evaso di recente e nipote del più celebre Mimì), appena iniziata, che ha già lasciato vittime sull’asfalto. Il dato più sconcertante è che all’interno delle comunità, tra parenti, amici e simpatizzanti tutti sanno ma nessuno muove un dito collaborando con la magistratura e le forze dell’ordine per porre fine a questa vergognosa ondata di violenza che getta ancora una volta i napoletani onesti nel terrore. Il timore è sempre lo stesso: trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.

E’ tempo che lo Stato reagisca e lo faccia concretamente favorendo la scolarizzazione, l’occupazione e la sana aggregazione in quartieri dove la camorra, sia chiaro una volta e per tutte, ad oggi regna incontrastata. In certe realtà , al di là della retorica di chi non conosce certe incivili dinamiche o peggio vive blindato nella cosiddetta “legalità”, se ti metti contro centri figuri devi andar via o diventi inesorabilmente vittima di continue aggressioni fisiche e psicologiche. Della serie: perifrasando un testo dei 99 Posse “si può votare per chi si vuole… ma a Napoli i giovani continuano a morire violentemente per strada”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.