Far west al centro direzionale: ieri, intorno alle 9:30, rapinati e feriti alle gambe il titolare di una tabaccheria e un suo dipendente. Chiara la dinamica: le due vittime si stavano recando in banca per effettuare un versamento di contanti e assegni quando sono stati affiancati da uno scooter con due uomini a bordo.
I rapinatori, con il volto coperto da un cappellino, dopo aver intimato di consegnare la borsa contenete i soldi si sono scontrati con la reazione dell’esercente e del collaboratore: senza esitazione i due delinquenti hanno gambizzato le vittime dandosi poi rapidamente alla fuga con un bottino di circa 5 mila euro. Secondo gli investigatori i malviventi avevano seguito i due uomini conoscendo con molta probabilità i loro spostamenti.
Un’azione quindi pianificata attentamente e non un maldestro tentativo di rapina messo a segno da balordi di turno. Napoli è ormai in piena emergenza sicurezza: eppure c’è qualche politico che continua a narrare di un città forse esistente solo nella sua fervida immaginazione, dove turisti e residenti possono passeggiare indisturbati a qualsiasi ora del giorno sul territorio. Niente di più falso: ieri nel giro di poche ore due arresti per rapina, uno scippo ad una turista che transitava per Corso Vittorio Emanuele e altre due aggressioni, sempre per rapina, al Vomero.
Flop dei governi locali che hanno amministrato ad oggi la città, totale assenza del governo centrale che vorrebbe combattere la camorra a Napoli con unità ornamentali dell’esercito e inviando un maggior numero di volanti. In molte zone della città il risultato è deprimente: camorra 1 stato 0. Questo è un fatto, non c’è discussione ne retorica che tenga ( ovviamente per chi conosce i posti e i fatti di cui si narra).
Il sistema compra la vita dei giovanissimi a pochi euro e forse uno scooter sostituendosi alle istituzioni incapaci di garantire adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione sociale . La Napoli dei potenti, di quelli che non hanno mai dovuto lavorare per vivere e che se la godono a guardare le ambasce degli ordinari è indifferente a questo penoso spettacolo di sangue e miseria.
Altro che Gomorra: la realtà supera abbondantemente la fiction sul sistema camorristico partenopeo. Della serie: i giovani napoletani, quelli onesti, sognano la pizza e il mandolino dei tempi andati subendo quotidianamente le pistole e la prevaricazione violenta de nuovi boss, bestie senza scrupoli e capaci di ammazzare senza pietà anche donne e bambini innocenti.
Alfonso Maria Liguori