E’ servita la quinta visita di mercoledì scorso da parte della manager turca Semur Tatari al terzo piano del polo di ingegneria per concretizzare la collaborazione tra il colosso Apple e l’ateneo Federico II. Apple e Napoli: possiamo serenamente decretare che l’accordo è stato raggiunto. Le settimane seguenti fisseranno solo dettagli e il tutto sarà siglato dalle firme che, nei prossimi giorni, saranno apposte per corrispondenza sulla partnership didattica tra l’ateneo Federico II retto da Gaetano Manfredi e la sede irlandese del colosso di Cupertino, cui seguiranno a stretto giro l’annuncio da parte del gruppo Usa e il plauso del premier Matteo Renzi. Sede scelta sono le aule di San Giovanni a Teduccio.
Comune che, per una volta tanto, si ritrova ad essere al centro dell’attenzione non per un misfatto.
Un’operazione che prevede un investimento compreso tra 10 e 15 milioni di euro tra strutture, stipendi dei docenti e attrezzature senza considerare le ricadute imprenditoriali e occupazionali a lungo termine sul territorio campano. I corsi di formazione per gli sviluppatori di App per il sistema operativo iOs partiranno a ottobre e saranno rivolti inizialmente a cento studenti all’anno rispetto ai seicento previsti a regime, perché il polo universitario di San Giovanni a Teduccio necessita di adeguamenti di carattere logistico.
I lavori di ristrutturazione del terzo piano del centro partiranno comunque subito dopo la firma e serviranno a creare, nei quattromila metri quadrati disponibili, un unico, grande open space suddiviso da pannelli innovativi ideati dal Dipartimento di Architettura partenopeo che conterrà una serie di aule di nuova concezione di quattro tipi: «tradizionali» (ma comunque multimediali) per la didattica frontale, «pratiche» con un grande tavolo rotondo intorno al quale docenti e sviluppatori lavoreranno in équipe, «creative» per favorire nuove idee e, infine, «teatrali» per convegni, incontri e videoconferenze. Per ultimare i lavori saranno necessari almeno sei mesi. All’inizio dell’anno venturo la nuova struttura sarà quindi completata per poter ospitare, a partire dall’autunno del 2017, seicento sviluppatori.
Millecinquecento metri quadrati con affaccio sulla ciminiera dell’ex Cirio, 73 stanze già cablate con il parquet in legno chiaro, la connessione wireless, le prese per l’elettricità al pavimento, i finestroni ampi con gli infissi nuovi di zecca. È il terzo piano della Facoltà di ingegneria a San Giovanni a Teduccio: qui i giovani napoletani si potrebbero formare all’app-economy.