Il giorno tanto atteso dell’incontro delle due icone venerate in tutto il mondo è arrivato. Stendardi dei battenti dall’area vesuviana e persino della provincia casertana hanno accolto l’arrivo del quadro della Vergine di Pompei nel comune anastasiano.
Chiuse al traffico via Roma e via D’Auria il blindato scortato dalla Polizia ha portato al sagrato della chiesa madre Santa Maria la Nova da Corso Umberto I in un bagno di folla di fedeli e curiosi.
Per consentire lo storico abbraccio sono state disposte ingenti misure di sicurezza e tutto il piano è stato portato a termine nei tempi previsti.
Alle ore 17 il quadro, in cui la Vergine porge la corona del rosario a santa Caterina da Siena mentre il bambino Gesù lo da a san Domenico, nella simbologia della Chiesa, tra i canti religiosi è stato trasportato sul sagrato della chiesa madre per poi partire in processione lungo via D’Auria seguito dai parroci locali Don Ciccio D’Ascoli, Padre Giacomo Varreggia per l’Ordine Francescano e il Priore dei domenicani di Madonna dell’arco Don Alessio Romano. La preghiera che la maggior parte dei pellegrini rivolgeva alla Madre di Gesù è di
guarigione per i malati e lavoro per i giovani, richiesta in contemporanea alla recita del rosario di cui il Beato Bartolo Longo ha predicato l’uso per intercessione della Vergine di Pompei.
A seguire il pellegrinaggio le Autorità politiche che hanno consolidato proprio in questo giorno l’amicizia fra i paesi vesuviani ovvero il Sindaco di Pompei Ferdinado Uliano e quello di Sant’Anastasia Lello Abete, accompagnati da altri sindaci dell’area vesuviana tra cui Francesco Pinto di Pollena Trocchia. A tutela del quadro e dell’incolumità cittadina un forte spiegamento di Forze dell’ordine e Protezione Civile che hanno tra l’altro soccorso alcuni casi di persone colte da malore
‘A Mamm e Pumpei’ e ‘a Mamm e l’Arc’, venerate rispettivamente dalla fine dell’ottocento e dal 1500, si sono incontrate oggi in una data che resterà sicuramente storica. Come sottolineato dai parroci una sola resta la Madonna, è piuttosto la devozione ad essere legata a più luoghi in cui essa si è manifestata, come dimostrano il numero immenso di ex voto presenti nei rispettivi Santuari. Una dunque è la mamma di Cristo che sicuramente apprezza le processioni in suo onore ma, come affermato da Don Ciccio D’Ascoli, ciò che rende veramente cristiani è esaudire il desiderio della Madonna ovvero mettere in pratica il Vangelo.
La processione è terminata intorno alle 18.30 proseguendo con una sosta presso la casa degli anziani limitrofa al Santuario mariano per poi fare il suo ingresso trionfale lungo via P. Raimondo Sorrentino e varcare la soglia del tempio anastasiano tra gli applausi e lo sventolare degli stendardi dei battenti nella commozione generale.
Una domenicana che incontra un’altra domenicana vista l’uguaglianza dei due ordini che custodiscono le immagini sacre da secoli. E questo non poteva che avvenire se non in questo anno giubilare straordinario in cui infatti si celebra anche l’ ottavo centenario dalla nascita dell’ordine domenicano fondato da San Domenico di Guzman.
La celebrazione della Santa messa è stata presieduta dall’Arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo cui il Sindaco Abete ha consegnato a nome dei cittadini le chiavi della città.
A conclusione della cerimonia giunge anche la benedizione Apostolica di Papa Francesco a tutto il popolo anastaiano e ai pellegrini giunti per questo evento spirituale così importante e straordinario che augura di vivere al meglio.
I successivi appuntamenti saranno le celebrazioni eucaristiche delle ore 7.00, delle 10.30 e 18.30 per i giorni di giovedì, venerdì e sabato e gli esami di coscienza indetti per le ore 22.00.
Domenica 3 luglio dopo la supplica delle 12.00 l’icona tornerà al Santuario di Pompei dove è venerata da secoli in un legame insolubile con il suo popolo.
Stella Porricelli