Terremoto Higuain

Napoli's forward Gonzalo Higuain celebrates after scoring the second goal of the Italian Serie A soccer match between Atalanta Calcio and SSC Napoli at 'Atleti Azzurri d'Italia' Stadium in Bergamo, 20 December 2015. ANSA/ MAGNI

Terminata ormai la Coppa America, con l’Argentina che ha perso ancora una volta in finale contro il Cile sui calci di rigore, sembra prendere inizio la telenovela relativa al cannoniere argentino. Le parole dell’agente, nonché fratello, di Higuain infatti hanno sollevato un polverone. Il presidente ha offerto da tempo il rinnovo contrattuale, che ancora non è stato firmato, e ha più volte ribadito che intende tenere Higuain in squadra a meno che qualcuno non paghi la clausola rescissoria di 94 milioni, la quale scade il 30 giugno. Il fratello del Pipita ha però dichiarato che il calciatore non firmerà il rinnovo perché la società non ha mantenuto le promesse fatte.

 

 

Era stato promesso, infatti, all’attaccante che si sarebbe provveduto a realizzare una squadra competitiva che potesse vincere lo scudetto ma già l’anno scorso, parole dell’agente, nonostante un girone di andata al comando, non erano stati effettuati a gennaio acquisti importanti e ottenere lo scudetto, soffiato poi dalla Juventus. Nonostante la volontà di non rinnovare e visto che è nelle mani del presidente la decisione di accettare o meno offerte inferiori alla clausola, l’agente sottolinea che il Pipita rispetterà il contratto con la società e darà sempre il massimo per la squadra decidendo poi a fine campionato se terminare l’ultimo anno di contratto ed andare via a parametro zero. La bomba è stata ormai innescata e le parole sembrano un duro attacco alla società. Il rinnovo contrattuale alle condizioni del presidente non soddisfa, ma soprattutto gli obiettivi di mercato non sembrano in grado di permettere alla società il salto di qualità che chiede un campione come Higuain per vincere il campionato e fare bene in Champions. La società sta puntando ad acquistare calciatori giovani e di prospettiva ma agente e attaccante non sono d’accordo con il progetto societario in quanto non credono sia possibile fare la lotta alla Juventus e fare bene in Champions con potenziali talenti. Bisogna capire se la tattica dell’agente sia soltanto quella di impaurire il presidente per far sì che la società faccia acquisti più importanti oppure quella di far capire le intenzioni del Pipita di andare a giocare lontano da Napoli e quindi sperare che vengano abbassate le pretese e accettata un’offerta più bassa.

 

 

La situazione sembra già vista: tre anni fa fu proprio l’agente di Cavani a esternare simili dichiarazioni che poi portarono alla cessione per 64 milioni al PSG, reinvestiti poi sul mercato per gli acquisti di Reina, Albiol, Callejon, Mertens e lo stesso Higuain. L’agente ha più volte dichiarato che lui e il fratello amano Napoli e la tifoseria, ma non sono d’accordo con il progetto societario. Il Pipita, che ha realizzato 36 reti lo scorso anno, non vuole accontentarsi di essere circondato da giovani talenti ma vorrebbe giocatori già formati e di qualità che permettano di riuscire subito ad ottenere un trofeo, principalmente lo scudetto. Il presidente ha più volte sottolineato che, a differenza della Juventus, le entrate del Napoli e le regole del fair play finanziario non permettono di sostenere gli standard della “vecchia signora” ma i tifosi del Napoli e lo stesso Higuain non accettano più di restare gli eterni secondi. Sulle tracce del Pipita sembrano esserci PSG e Atletico Madrid che però non sono disposte a pagare l’intera clausola, nonostante la stagione strepitosa dell’attaccante. La risposta della società non è ancora arrivata ma non ci resta sperare che le parole dell’agente abbiano aperto gli occhi al presidente e permettano di virare gli acquisti su obiettivi più congeniali al bomber argentino, in modo da evitare di perderlo ed anzi ottenere il rinnovo contrattuale per legarlo il più possibile alla squadra azzurra.

Erasmo Micera

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