“A Napoli la prima giornata dei saldi estivi ha registrato una scarsa affluenza nei negozi per la coincidenza di un week end all’insegna del bel tempo che, presumibilmente, ha spinto i napoletani a scegliere di trascorrere qualche ora al mare”. Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Napoli.
“Resta comunque molto alta l’attenzione di commercianti e consumatori, in un contesto economico piuttosto precario, che attendono questo periodo per poter vendere e acquistare più agevolmente, in un momento in cui le loro risorse sono minori. Il nostro auspicio è che possa arrivare una boccata di ossigeno all’economia dell’area metropolitana che fa riferimento al Terziario”.
Appare ottimista il presidente di Federmoda Napoli, Giuseppe Giancristofaro: “Anche se nel primo giorno non si sono registrate le maxi-file ai negozi, per la concomitanza della giornata molto calda, le nostre aspettative per i saldi estivi sono positive: la scorsa settimana abbiamo ricevuto centinaia di telefonate da parte di consumatori interessati conoscere la data precisa di partenza degli sconti.
Dopo un lungo periodo di ristrettezze i napoletani vogliono riprendere a spendere, sempre con un occhio al portafoglio, visto che comunque la crisi non è ancora finita. Ovviamente per avere un quadro complessivo più preciso sarà necessario attendere 3/4 giorni, confrontando anche le cifre degli anni scorsi. Nelle maggiori città europee sono state realizzate numerose iniziative per migliorare i centri urbani e i provvedimenti hanno sempre visto un ruolo centrale del terziario: una sinergia tra istituzioni e imprenditori permette di realizzare le condizioni migliori di vivibilità nei centri urbani, senza avere impatti dannosi sull’economia”.
L’invito ad una riflessione sulle politiche dei prezzi viene formulata dal numero uno di Ferdecalzature, Mariolina Formisano che “sottolinea la necessità di elaborare una innovativa strategia che contempli le nuove esigenze dei consumatori, le indicazioni dei produttori e le richieste dei commercianti, fronteggiando anche le numerose disfunzioni che affliggono il nostro territorio, le cui lacune sono state evidenziate più volte dalla Confcommercio”.