Napoli: il mare di Bagnoli tra incivili, abusivi, divieti di balneazione

Cittadini sullo stesso arenile interdetto a Bagnoli

Inciviltà 1 Bagnoli 0: nonostante il tassativo divieto di accesso e sosta sull’arenile di Bagnoli affisso bene in vista ovunque nella zona indisturbati abusivi “gestori” di lidi improvvisati (con tanto di bar e somministrazione di alcolici) continuano a violare la legge a pochi metri dal commissariato di Bagnoli.

La gente sembra ignorare un divieto che mette il Comune di Napoli con le spalle al sicuro: fatto divieto di balneazione ed elioterapia sull’arenile qualsiasi patologia possa contrarre l’incosciente bagnante non implica alcuna responsabilità da parte delle istituzioni. Istituzioni che avevano però promesso ben altro lo scorso inverno: proprio il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in campagna elettorale aveva chiaramente fatto cenno a controlli straordinari nel periodo estivo in sinergia con la capitaneria di porto.

Divieto di balneazione e accesso all'arenile BagnoliCome al solito promesse vane, fumo negli occhi di un elettorato esasperato dalle inefficienze comunitarie ma nulla di più. Il dato più sconcertante è la vicinanza dei luoghi narrati con il commissariato di polizia di Bagnoli: sono anni che i residenti denunciano lo strano andazzo, gli schiamazzi notturni e il pascolare confuso di giovani ubriachi soprattutto nella movida del weekend ma ad oggi nulla si è fatto per migliorare la qualità d’esistenza di onesti contribuenti.

Onesti contribuenti: un termine che amiamo usare di contro alla arroganza dei camorristi, di chi crede che tutto gli sia dovuto ed è sempre pronto ad adottare fenomenologie comportamentali violente pur di imporsi sul prossimo. Di questa gentaglia Napoli è piena e Bagnoli non fa eccezione. Massima fiducia nelle forze dell’ordine e negli addetti ai controlli dell’Asl: a patto però che certe strane dinamiche si chiariscano una volta per tutte, che la si smetta di gridare ovunque alla corruzione e alla collusione che spiegherebbero le palesi anomalie registrate all’interno di una comunità dove si fatica sempre di più a distinguere il lecito dall’illecito.

I potenti se la ridono: a chi vive tra Capri e Ischia l’estate a Napoli (per poi spostarsi in località turistiche eccellenti) poco o nulla importa del litorale di Bagnoli, dei sacro santi diritti di chi “umile cittadino” non avendo mezzi per spostarsi cerca sull’arenile locale refrigerio alla calura estiva. Tutti sanno e vedono quanto narrato eppure nessuno muove un dito per cambiare in positivo le cose. Un simile scenario è troppo penoso per essere rimirato passivamente. Delle serie: e qui fu Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.