Le indagini sono ancora in fase embrionale ma non è detto che subiranno un’accelerata nelle prossime ore. La 15enne in questione, dopo essere stata convinta dai genitori, ha deciso di denunciare l’accaduto. Poco tempo fa, probabilmente nel mese di maggio, la ragazza in compagnia di altri suoi coetanei sarebbe stata portata all’interno di un garage dove poi a turno ha subito delle violenze da parte di altri suoi cinque coetanei.
Purtroppo la situazione è degenerata con alcuni di loro che hanno ripreso tutto mandando poi il video sulle chat private. Una situazione incredibile che ha sconvolto tutto il piccolo Comune di Pimonte che ora non aspetta altro di conoscere la verità.
Appena la segnalazione è arrivata in Procura, le indagini sono partite ed ovviamente sono stati subiti ascoltati i ragazzini coinvolti con il successivo sequestro dei loro pc e dei loro smatphone: sarà compito ora dei carabinieri riuscire a trovare qualcosa all’interno di questi dispositivi e confermare, se possibile, tutta la storia raccontata dalla ragazza.
Quello che resta da capire, però, è se la ragazza sia stata attirata in una trappola o se lei, di sua spontanea volontà, si è recata all’interno del garage dove poi si è consumata la violenza. In attesa di rendere la situazione più chiara, la Procura non ha emesso nessun provvedimento in attesa di cercare riscontri sulla denuncia fatta dalla ragazza.
Quello che gli investigatori non riescono a capire è il perchè la ragazza abbia atteso ben due mesi prima di presentare la denuncia ai carabinieri. Le ipotesi, a tal senso, sono due: o la giovane è stata minacciata oppure quest’ultima, per vergogna e timore (come spesso succede), ha deciso di non raccontare tutto.
Probabilmente nelle prossime ore tutto potrà essere più chiaro con i carabinieri che potranno raggiungere i primi importanti risultati. Nel frattempo, però, la tranquillità del Comune di Pimonte è un ricordo: dopo la morte della giovane Orsola, un altro esempio di cronaca ha sconvolto l’intera cittadinanza.