I napoletani sembrano non gradire la distorta narrazione dei fatti trasmessa da alcuni quotidiani locali giorni addietro che parlavano di blitz della municipale contro parcheggiatori abusivi e venditori ambulanti, nonchè di un potenziamento dei bus che conducono a Posillipo soprattutto nei weekend. Niente di più falso: parcheggiatori abusivi che lasciano il proprio numero di cellulare agli automobilisti per la prenotazione del posto il giorno seguente, moto e scooter in sosta sui marciapiedi a tutto danno dei pedoni con particolare riferimento ai diversamente abili, corse dei bus inesistenti.
Quando l’ingerenza politica altera a tal punto l’informazione la questione è veramente grave. Napoli sta vivendo un’emergenza sicurezza senza precedenti, si spara ovunque in città e a qualsiasi ora del giorno, le inefficienze comunali non si contano e forviare l’informazione in simili condizioni appare oltremodo scorretto. D’altro canto l’avevamo ampiamente documentato nella recente campagna elettorale per le amministrative locali: i candidati paventavano interventi miracolosi e risolutivi attribuendo l’uno all’altro le responsabilità dell’attuale sfacelo in cui versa la città.
La verità, per chi vive Napoli e subisce certe dinamiche quotidianamente, è che senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione sociale la battaglia con l’inciviltà e la camorra è persa in partenza. Inutile riempire Napoli di forze dell’ordine e di unità dell’esercito (ornamentali) e lo dimostra il numero di agguati messi a segno in una città sulla carta blindata dalle uniformi statali. In certi quartieri il boss resta il deus ex machina: gestisce gli affari illeciti sul territorio comprando per pochi euro e forse uno scooter la vita di sprovveduti adolescenti, stabilisce quali attività commerciali torchiare con il racket e quali invece lasciare indisturbate e quel che è peggio si sostituisce quasi sempre allo stato nel risolvere questioni tra i residenti che popolano il proprio feudo criminale.
“Serve un’azione coordinata di controllo del territorio contro l’abusivismo da parte delle Forze dell’Ordine: si tratta di un fenomeno di illegalità diffusa che ha ormai raggiunto dimensioni esorbitanti, al punto da diventare una delle principali fonti di introito per la criminalità organizzata. Anche quest’anno, purtroppo, ci troviamo a segnalare la solita piaga dell’abusivismo sulle spiagge della nostra provincia”. Lo scrive Pietro Russo, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli, in una lettera inviata al prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, al questore Guido Marino, ai Comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, alle Capitanerie di Porto e ai Sindaci dei Comuni che affacciano sul mare.
“Venditori ambulanti abusivi si impossessano dei luoghi balneari esponendo illegalmente la loro mercanzia, a volte anche contraffatta, su banchi e teli appoggiati a terra a pochi passi dal bagnasciuga, senza controlli né garanzia per la clientela che si trova ad acquistare merce di qualità scadente. Peraltro – continua Russo – la merce non è sottoposta ai controlli delle autorità competenti ed è realizzata nel totale dispregio delle normative volte a salvaguardare la sicurezza dei consumatori”.
“Basta passeggiare lungo le spiagge per rendersi conto della presenza capillare e ingombrante dei tanti rivenditori abusivi che con le loro mercanzie occupano in lungo e in largo interi tratti di spiaggia, ponendosi in sfacciata concorrenza sleale nei confronti delle attività commerciali in regola. L’abusivismo e la contraffazione – conclude il presidente di Confcommercio Napoli – sono una concreta e pericolosa minaccia per l’economia sana del paese, in quanto colpiscono direttamente non solo i grandi marchi di fabbrica ma anche il sistema distributivo rappresentato dal terziario, che nella nostra area metropolitana costituisce la principale attività produttiva”.
A nostro umile avviso agli organi d’informazione il compito morale di non vendersi al migliore offerente alterando ad arte una realtà che penalizza da decenni gli onesti contribuenti partenopei. Il rieletto sindaco di Napoli Luigi De Magistris si troverà veramente da subito a dover fronteggiare emergenze comunitarie ormai endemiche in città e questa volta dovrà farlo in modo risolutivo senza cercare alibi o attenuanti agli insuccessi governativi. In sintesi: più giù di così proprio non si può, si rispettino almeno l’intelligenza e la dignità dei tanti onesti cittadini che popolano la Napoli per bene tanto amata nel mondo.
Alfonso Maria Liguori