È questo il bilancio del monitoraggio svolto dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane che ha ripreso il suo tour per la Penisola.
L’istantanea regionale sulle acque costiere è stata presentato ieri mattina in una conferenza stampa al Circolo Canottieri Irno di Salerno da Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde, Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania e Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania alla presenza di Lucio De Maio, dirigente dell’Unità Operativa Mare dell’Arpac e Rosario Buonomo, vice presidente Circolo Canottieri Irno. Il tutto è stato accompagnato da un reportage completo sulla attuale situazione delle coste campane curato da Anna Paola Montuoro.
Il monitoraggio di Goletta Verde prende in considerazione il campionamento di punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. Quello di Goletta Verde è un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
In provincia di Salerno, ad esempio, su dieci punti monitorati nove hanno evidenziato elevate cariche batteriche. E si tratta di zone altamente frequentate da turisti e non come Atrani, alla foce del torrente Dragone, alla foce del torrente Asa a Pontecagnano-Faiano, a Battipaglia, fino ad interessare le zone di Capaccio, Paestum e Agropoli.
In provincia di Napoli, escludendo le isole, la situazione non è di molto migliore: sui dodici punti campionati nove presentavano cariche batteriche elevate. Nella città di Napoli c’è da segnalare la situazione di Mappatella beach sul lungomare Caracciolo. Stesso giudizio anche per le acque prelevate allo sbocco del canale di Licola a Pozzuoli; alla foce del Lagno vesuviano a Ercolano; alla foce del fiume Sarno tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia; alla foce del Rivo San Marco e alla spiaggia antistante Lungomare Garibaldi a Castellammare di Stabia.