Dopo la condanna a tre anni di reclusione per Giancarlo Naso, i lavoratori dell’EAV, azienda che gestisce il servizio della circumvesuviana, scrivono al Presidente della regione Campania, Vincenzo de Luca.
Ricordiamo che, il 6 agosto 2010, il macchinista della circumvesuviana si trovava alla guida dell’Etr deragliato alla curva del Pascone a Gianturco. L’incidete provocò 2 morte e quasi 60 feriti. Dopo quasi sei anni si è giunti al primo grado del processo che al momento vede colpevole proprio il dipendente.
Di seguito la lettera inviata al governatore De Luca:
“La sentenza del 6 luglio scorso segna un’inversione di tendenza nel processo per il deragliamento del 6 agosto 2010, la differenza di quanto richiesto dal Pubblico Ministero e quanto comminato dalla Corte, dà la misura che finalmente le tesi della difesa sono state, ma solo in parte, accolte. Il Sindacato OR.S.A. ritiene che la sentenza che condanna il lavoratore a tre anni, perché ritenuto l’unico responsabile di quella tragedia, sia ancora ingiusta, ma considera una piccola vittoria il fatto che non sia stata accolta dalla Corte la richiesta di condanna ad 8 anni fatta dal Pubblico Ministero e che sia stato tenuto conto, anche se non completamente, delle tesi della difesa su quelle che erano le condizioni pessime della linea ferroviaria, sul fatto che il treno coinvolto non avesse tutti i requisiti per circolare e che i giudici abbiano anche tenuto conto dell’iniziativa messa in campo dai lavoratori, che stanchi di dover attendere da 6 anni la messa “in sicurezza” di quella tratta ferroviaria, richiedono oggi un altro agente in cabina a supporto, quando la devono percorrere.
Il Sindacato OR.S.A. le chiede ora, signor presidente di fare in modo che incidenti del genere non accadano più, soprattutto perché esiste una tecnologia (denominata ATP) che, se impiegata opportunamente su quel tratto di ferrovia (e su altri altrettanto pericolosi ) può limitare la velocità dei treni, impedendo così che una distrazione, un malore o altre cause possano sfociare in tragedie. Questa tecnologia è già presente sulle linee ferroviarie dell’EAV e, a parere di qualche dirigente, nonché dei tecnici aziendali, può essere applicata da subito e A COSTO ZERO, impiegando personale interno, addirittura in modo pressoché immediato, con una o due giornate di lavoro. Lei, signor presidente, è sicuramente sensibile alle istanze dei lavoratori, lei ha visto bene durante la visita che fece nella nostra azienda il livello di degrado in cui ci ha trascinato la passata amministrazione regionale, complice l’assoluta inerzia dei vertici dell’EAV, ebbene imponga, lei che può, un energico “cambio di passo”, li obblighi ad un’inversione di tendenza nella gestione dell’EAV, facendoli mettere al primo posto la sicurezza delle persone trasportate e dei beni aziendali, in fondo si tratta di obbligare qualche dirigente “poco attento” a rispettare soltanto le leggi dello stato italiano”.