È questa la disavventura di M. M., 52enne di Castellammare di Stabia, giunto nella serata del 6 marzo scorso presso l’ospedale “San Leonardo”. L’uomo, preoccupato per le proprie condizioni di salute, si è recato al pronto soccorso per un’allergia: la diagnosi è “reazione allergica a sostanza non precisata”. Quindi le dimissioni e la necessità di capire quale sostanza ha costretto il 52enne alle cure mediche.
M. M. a quel punto ha effettuato una prenotazione, l’8 marzo tramite una farmacia, al Centro Unico Prenotazioni dell’Asl Na3 Sud. Nessun costo in quanto esente poiché disoccupato con reddito basso. La visita di controllo allergologica per test cutanei dovrebbe essere effettuata presso l’Unità Operativa di Allergologia del presidio ospedaliero di Vico Equense il 7 luglio. Pochi giorni dopo la sorpresa: il Centro non può effettuare la visita.
“Fortunatamente il caso non era particolarmente grave – ha commentato Ciro Massa, responsabile patronato Enasc di Castellammare di Stabia – ma è possibile che l’Asl si comporti in questo modo, addirittura annullando telefonicamente una visita prenotata tramite il suo stesso Centro Unico Prenotazioni? Siamo all’assurdo. Per due mesi, o per chissà quanto tempo, non sarà possibile effettuare questo tipo di visite presso strutture pubbliche. Se questo non è favorire i centri privati a discapito dei cittadini non so davvero cos’è. Questa è una politica assurda, non si può andare avanti così, i cittadini sono davvero stanchi. Non ci resta che dire grazie a chi ha permesso questo scempio”.